“Se oggi gli facessero quello che negli anni 80 facevano a Diego dovrebbero entrare nel Programma protezioni testimoni”
In attesa che la finale del Mondiale ridefinisca ulteriormente i contorni del paragone ormai fatale tra Messi e Maradona, il Telegraph aggiunge al “dibattito” un altro argomento: la salvaguardia fisica del genio, in due epoche molto diverse. In un pezzo che si intitola “Lionel Messi è, ed è sempre stato, il più grande giocatore della sua epoca”, Sam Wallace sottolinea Messi non viene picchiato quando Diego, in campo.
“Difficile dire perché Josko Gvardiol non abbia mai dato una spallata a Messi e abbia messo il suo corpo tra l’uomo e la palla durante quella corsa di Messi nel secondo tempo che ha portato al terzo gol dell’Argentina. Messi si è fermato ed è ripartito due volte. In qualsiasi momento Gvardiol avrebbe potuto usare la sua fisicità per intervenire, ma qualcosa lo ha fatto trattenere e poi era semplicemente troppo tardi”.
Secondo Wallace “c’è un’aura su Messi, la sensazione che ci sia una partita in corso e una partita a parte di Messi. Le sue azioni sono grandi eventi e c’è la consapevolezza che anche il ruolo degli altri in quelle azioni sarà ricordato. Sono stati celebrati gli uomini che hanno tormentato e spesso ferito Diego Maradona negli anni ’80 e ’90. Chiunque faccia lo stesso con Messi potrebbe essere obbligato a entrare nell’equivalente di un regime di protezione testimoni. Tutte queste cose giocano nella mente di un avversario. Dà loro una pausa di riflessione e in quell’esitazione Messi sa esattamente cosa fare”.