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Calenda: «per compiacere Lotito avete dilazionato il pagamento di 889 milioni al calcio»

In senato: «Lei Lotito ha fatto il suo lavoro, il governo non ha fatto il suo. Oggi soltanto pizza e calcio, è sparito pure il mandolino». Sulla stessa linea anche la senatrice Malpezzi (Pd)

Calenda: «per compiacere Lotito avete dilazionato il pagamento di 889 milioni al calcio»
Roma 21/05/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Questa mattina in Senato è stata approvata la tanto discussa legge di Bilancio con 109 voti a favore. Prima della votazione, al Senato è andata in scena la consueta discussione sulla manovra con stoccate dal banco dell’opposizione e ferme difese dei provvedimenti inseriti nella legge dalla maggioranza.

Fra tutti anche l’intervento di Carlo Calenda, senatore di Azione/Italia Viva che ha definito la manovra “indegna”:

«Ma che davvero dopo 10 anni di proclami rivoluzionari, richieste di uscita dall’euro e blocchi navali, avete prodotto una cosina così grigia e inutile. La legge di Bilancio dovrebbe riflettere al vostra visione del Paese e avrebbe dovuto esprimere i contenuti della gloriosa rivoluzione sovranista. Invece questa legge di Bilancio può essere definita tuttalpiù un atto di presenza privo di qualsiasi visione. Una legge piena di mance e mancette che storicamente si colloca tra il peggio di Berlusconi e il meglio di Salvini».

Esordisce così il senatore nel suo discorso di piena critica alla manovra. Continua sui vari provvedimenti alla sanità che penalizzano quella pubblica che in questo periodo registra lunghe code di attesa per ricevere l’assistenza necessaria e privilegiano invece quella privata dove basta pagare per essere visitati. Colpevole il Governo anche di non aver aderito al Mes, secondo Calenda, che poteva fornire un po’ di respiro proprio alla sanità pubblica.

Ma l’affondo arriva sulle tasse e sull’ironico “ottimo lavoro” del senatore Lotito:

«Avete pensato bene di ridimensionare l’unico strumento che incentivava la lettura (la polemica sulla 18App, profondamente cambiata dalla legge, ndr). Però per compiacere l’abile sentore Lotito avete dilazionato il pagamento di 889 milioni di euro di oneri alle squadre di calcio, non ai ricercatori, non alle imprese, non agli artigiani, non ai lavoratori ma alle squadre di calcio. Lei Lotito ha fatto il suo lavoro, il governo non ha fatto il suo».

E continua:

«Una volta nella vostra retorica (quella della destre, ndr) c’era anche il libro insieme al moschetto. Oggi soltanto pizza e calcio, è sparito pure il mandolino».

Infine ancora critiche sui diversi stanziamenti giudicati insufficienti e indirizzati a settori non prioritari.

La stoccata di Calenda sulla dilazioni dei pagamenti ottenuta da Lotito arriva dopo quella di Cottarelli di ieri e prima di quella della senatrice Malpezzi.

Ieri Cottarelli:

«Ho trovato invece una parte molto corposa su come dare vantaggi a chi le tasse non le ha pagate, mi riferisco ai condoni. Ora il governo dice che non sono condoni perché il governo dice che se tu dovevi mille euro nel 2018, tu quei soldi li devi pagare, li paghi con una dilazione. Non scherziamo con i termini, in un periodo di forte inflazione come quello in cui siamo una dilazione di pagamento che può arrivare anche a quattro, cinque anni è un vero regalo che viene fatto a chi non ha pagato le tasse. Fra quattro/cinque anni una rata di un debito fiscale in corso nel 2018 vale il 35/40% in meno e questo è un vero regalo. Se non fosse un regalo allora facciamolo per tutti,  consentiamo anche ai dipendenti di pagare quattro cinque anni dopo se non costa niente allo Stato. Invece questo allo Stato costa».

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