Il ministro dello Sport: «Auspicavo che facesse un passo indietro, un commissariamento sarebbe stato mortificante».
Il ministro dello Sport Andrea Abodi commenta le dimissioni di Alfredo Trentalange dalla carica di presidente dell’Aia a margine di un evento di Sport e Salute sulla riqualificazione di Colle Oppio. Trentalange si è dimesso domenica, dopo una telefonata in cui il presidente della Figc, Gabriele Gravina, lo ha convinto a farlo paventando il commissariamento dell’Aia.
«Ho apprezzato che il presidente Trentalange abbia preferito evitare una mortificazione all’Associazione italiana arbitri e quindi abbia preferito fare un passo indietro, cosa che oggettivamente auspicavo perché le circostanze lo suggerivano, piuttosto che un commissariamento che sarebbe stato ulteriormente mortificante».
Abodi ha parlato anche del via libera del governo al rateizzo delle tasse dei club di Serie A.
«Il principio che ha mosso le posizioni del Governo da tempo è sempre lo stesso: nessuno sconto, nessun regalo. Nessuna norma ad hoc, se non quelle a disposizione del sistema imprese. Le società sportive pagheranno tutto e nelle forme consentite agli altri e dunque fino a 60 rate e con interessi. Scudo penale? Si tratta di trovare armonia nel rapporto tra l’agenzia delle entrate che concede una rateizzazione e, rispettando il piano di pagamenti, il rischio di essere perseguito. Il rischio decade con il pagamento ultima rata, se invece si salta una rata si perde il beneficio. Ricordo inoltre che interveniamo in un tempo breve per risolvere un problema nato nove mesi fa e affrontato rimandando».
Abodi ha parlato anche del tema scommesse.
«E’ un tema che dovremo affrontare con maggior tranquillità. Ne dovremo parlare di più e nel dettaglio, ma è un diritto sacrosanto».