Quest’estate c’era stata una protesta ufficiale, ora l’All England Club si dice pronto ad “ascoltare”. Ma lo strappo alla regola vale solo per le mutande
L’All England Club è pronto ad allentare il suo rigidissimo dress code totalmente bianco, almeno per quanto riguarda la biancheria intima delle giocatrici che hanno le mestruazioni.
La questione è venuta fuori prepotente dopo una protesta fuori dai cancelli di Wimbledon quest’estate. Gli organizzatori affermavano che quella tradizione “arcaica” stava rendendo la vita inutilmente difficile per le donne nel tennis. La scorsa settimana, anche l’ex capitano della Fed Cup britannica Judy Murray ha chiesto un ripensamento.
Ora gli organizzatori di Wimbledon sembrano finalmente pronti ad ascoltare. Ed è probabile – scrive il Telegraph – che il codice di abbigliamento sarà reso più flessibile la prossima estate, e non riguarderà più la biancheria intima.
L’AELTC, che organizza il torneo, ha affermato in una nota: “Dare priorità alla salute delle donne e supportare i giocatori in base alle loro esigenze individuali è molto importante per noi e stiamo discutendo con la WTA, con i produttori e con i team medici sui modi in cui possiamo farlo”.