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Sainz: «Con Binotto ho un rapporto speciale. In Ferrari le voci ci sono sempre»

Al CorSera: «Con Leclerc c’è competizione, ma non abbiamo mai avuto frizioni. Quando non saremo più compagni potremo essere amici»

Sainz: «Con Binotto ho un rapporto speciale. In Ferrari le voci ci sono sempre»
Melbourne (Australia) 10/04/2022 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlos Sainz

Il Corriere della Sera intervista il pilota Ferrari Carlos Sainz. Replica al tormentone su una possibile sostituzione di Mattia Binotto.

«Senza rumors e voci non sarebbe la Ferrari. Esisteranno sempre, noi siamo tranquilli. Magari qui facciamo doppietta e poi tutto sarà dimenticato».

Sainz traccia un bilancio degli ultimi due anni.

«Il primo mi sono sentito subito a casa e si è visto. Il secondo è stato più duro soprattutto all’inizio, poi sono migliorato e sto chiudendo la stagione a un livello alto. Però ancora non riesco a guidare in maniera naturale questa macchina. Non è fatta per il mio stile di guida. Ma sono orgoglioso di essermi adattato, sarebbe stato facile mollare e puntare sul 2023».

Ritiene che la Ferrari debba ancora migliorare sotto diversi aspetti.

«Dobbiamo crescere in alcuni aspetti. Concretizzare il risultato alla domenica avendo una monoposto più competitiva rispetto alle qualifiche. Concentrarci sulle partenze dove fatichiamo, sulla gestione delle gomme. Migliorare gli sviluppi».

Si è mai sentito trattato da secondo pilota in Ferrari?

«Né in Ferrari né altrove. Non lo meriterei. E anzi mi ha fatto piacere una cosa: il rispetto. Perché dopo la prima parte di stagione sarei potuto diventare un secondo pilota. Ma ho reagito».

Sainz parla dei rapporti con Leclerc:

«C’è competizione. Ma il rispetto e l’ammirazione dell’uno nei confronti dell’altro sono talmente alti che non abbiamo mai avuto frizioni o problemi. Anche con un’auto competitiva. È uno dei migliori compagni che ho avuto».

Su Verstappen:

«Velocissimo, aggressivo, non ha punti deboli. Ha il sostegno totale della squadra. Merita i due titoli».

Su Russell:

«Il livello attuale dei piloti è talmente alto che la differenza è nei dettagli. Almeno in 6-7 con la macchina giusta
potrebbero vincere il Mondiale».

Qual è stato il suo momento peggiore del 2022? Sainz risponde:

«Imola. Ritiro al primo giro. Venivo dallo zero in Australia. Meno di due giri in due Gp, una mazzata. Proprio quando avevamo una macchina dominante con la quale Charles faceva pole e vinceva. Dura da accettare».

Parla del rapporto che ha con Binotto?

«Ottimo. Lo ringrazierò sempre per avermi scelto e per essersi fidato. È stato il primo di una grande squadra a credere in me, Mattia sarà sempre speciale per me».

Sainz assomiglia a chi?

«A nessuno. Sono Carlos Sainz. Ma ho dei modelli: Rafa Nadal, Alonso per la grinta. Mio papà, naturalmente».

Spiega perché Nadal è un modello.

«Esempio in campo e fuori. Per la voglia di vincere, per il rispetto degli avversari»

Fra piloti è possibile essere amici?

«Sì, con Norris lo siamo. E sento che anche con Charles in futuro potremmo esserlo quando non saremo più
compagni e non lotteremo per le posizioni. Siamo già amici, ma anche rivali ed è normale tenere un po’ di distanza».

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