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Roma, lo spogliatoio non ha preso bene la lite Mourinho-Karsdorp (e nemmeno il club)

La Repubblica scrive che il tecnico è solo nel combattere le sue battaglie per alzare il livello. “L’ambiente intorno frigge e inizia a discutere i suoi metodi”  

Roma, lo spogliatoio non ha preso bene la lite Mourinho-Karsdorp (e nemmeno il club)
Genova 17/10/2022 - campionato di serie A / Sampdoria-Roma / foto Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Il caso Mourinho-Karsdorp è anche su La Repubblica. Il quotidiano la vede come il Corriere della Sera: l’allenatore della Roma ha voluto punire il difensore olandese per richiamare contemporaneamente tutti gli altri giocatori, per evitare che si diffondesse il germe della disfatta.

“Ha capito che nella testa del giocatore c’è il germe della disfatta, di chi ha mollato. E sa, Mourinho, che se non prendesse provvedimenti quel germe contaminerebbe il gruppo: ci sono giocatori (single) distratti da nuove fidanzate più grandi d’età che sottraggono loro tempo e concentrazione. Chi invece s’è fatto distrarre da speranze deluse: Abraham ha giocato bene appena ha saputo di aver perso i Mondiali con l’Inghilterra.

La Roma è stata fiaccata da “tanti piccoli egoismi”, scrive il quotidiano e Mourinho ha deciso di “estirparli”. Ma non tutti, nello spogliatoio hanno preso bene l’ultima vittima sacrificale del tecnico e dunque la sfuriata contro Karsdorp. La Repubblica scrive che c’è qualcuno, tra i giocatori della Roma, che teme ovviamente che prima o poi possa capitare a lui.

“Pare che qualche giocatore l’abbia presa piuttosto male, forse temendo che possa prima o poi toccare anche a lui”.

E nemmeno l’agente di Karsdorp ha gradito, tanto da dichiarare di pretendere «una spiegazione dalla società sulle parole del tecnico e sul modo usato».

Ma la domanda vera, scrive il quotidiano, è: come l’ha presa la Roma?

“Ma la vera domanda è: come l’ha presa la società? Semplice: col solito muro di silenzio. Formalmente il club non si intromette. Ma a combattere queste battaglie per alzare il livello, Mourinho è solo. L’ambiente intorno frigge, inizia a discutere i metodi del profeta di Setubal, a discutere il gioco della Roma che non segna (ha il 9° attacco con Bologna e Fiorentina) e tira anche poco. La spinta a crescere s’è ridotta: anche per questo Roma rischia di perdere José a fine stagione. Il suo contratto scade nel 2024: la proprietà ritiene sia prematuro parlare di rinnovo, con così tanto tempo davanti. Ma l’attesa lo espone alla corte di grandi tentatori, come il Real: se Ancelotti decidesse di ritirarsi Florentino chiamerebbe immediatamente l’amico José”.

 

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