ilNapolista

Qatar 2022, l’Emiro: «È bello che i popoli condividano e celebrino diversità e ciò che li unisce»

Le parole dell’Emiro alla cerimonia di apertura dei Mondiali in Qatar che stonato con le tante polemiche per i diritti umani nate in questi mesi

Qatar 2022, l’Emiro: «È bello che i popoli condividano e celebrino diversità e ciò che li unisce»
A man walks along the Corniche in Doha on November 16, 2022, ahead of the Qatar 2022 World Cup football tournament. (Photo by David GANNON / AFP)

Qatar 2022, con la cerimonia si è ufficialmente aperto il 22esimo Mondiale di calcio. Uno show di lusso firmato dall’italiano Marco Balich in un impianto altamente tecnologico costruito nel cuore del deserto. Voce guida dell’evento Morgan Freeman, che ha parlato di inclusività, tolleranza e rispetto.

Tante esibizioni di musica e sbandieratori, prima del video delle immagini di una partita di calcio nel deserto di oltre 50 anni fa. Tra i protagonisti c’è anche quello che sarebbe poi diventato l’Emiro del Qatar, allora soltanto un bambino in pantaloncini che rincorreva un pallone sulla sabbia.

Dopo il video lo stesso Emiro Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani  ha preso la parola.

«Diamo il benvenuto alla Coppa del Mondo. Abbiamo lavorato duramente per allestire un torneo di successo. Abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per il bene dell’umanità. Finalmente è arrivato il giorno dell’inaugurazione, che tutti aspettavamo. Per i prossimi 28 giorni seguiremo la grande festa del calcio in un ambiente di umana e civile comunicazione. Persone di tante Paesi diversi verranno in Qatar: è bello che i popoli condividano e celebrino diversità e ciò che li unisce. Auguro a tutte le squadre di giocare un calcio magnifico, di vivere n tempo pieno di gioia ed emozioni. Che siano giorni che possano ispirare bontà e speranza. Benvenuti e buona fortuna a tutti».

IL DISCORSO DI MORGAN FREEMAN

Un grande applauso per la “sorpresa” della cerimonia di apertura di Qatar 2022, l’attore americano Morgan Freeman al centro dello stadio Al Bayt, per l’apertura dei Mondiali creata dall’italiano Marco Balich. Freeman ha dialogato brevemente con un attore giovanissimo, disabile, con il pubblico che ha ascoltato in silenzio e centinaia di piccole luci accese sulle tribune.

Sono poi cominciati i canti e le coreografie che Balich ha voluto per rappresentare la “linea” ininterrotta che unisce tutti gli essere umani e – nel caso del Qatar – il suo passato e le sue tradizioni, con il presente. Sono poi entrati in scena gli sbandieratori della Federazione italiana, con le bandiere di tutte le 32 squadre partecipanti. Ognuna viene evocata da un canto o da un coro dei personaggi in scena e gruppi di tifosi della squadra chiamata in causa salutano esultando sulle tribune.

ilnapolista © riproduzione riservata