ilNapolista

Pochettino: «Messi si vergogna se perde palla. 11 Maradona non funzionerebbero, 11 Kane sì»

Alla Süddeutsche: “Una volta disse che Messi era il più forte, il giorno dopo Neymar venne da me. Kane sa fare tutto, anche il difensore»

Pochettino: «Messi si vergogna se perde palla. 11 Maradona non funzionerebbero, 11 Kane sì»
Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Imago/Image Sport nella foto: Mauricio Pochettino-Harry Kane

Mauricio Pochettino è sì argentino, ma è pure italiano. Quando parla del nonno piemontese lo chiama “Nonno”, e dice che ha dieci cognomi italiani. In una lunghissima intervista alla Süddeutsche Zeitung il tecnico dice che non è giusto che l’Italia non è ai Mondiali: “La Fifa dovrebbe dare una wild card per tutti i detentori del titolo e l’organizzatore”.

Ma poi Pochettino racconta molto altro, visto che ha allenato in Spagna (Espanyol Barcelona), Inghilterra (FC Southampton, Tottenham) e Francia (Paris Saint-Germain). Soprattutto ha allenato quattro star del torneo in Qatar: Harry Kane, Kylian Mbappé, Neymar e Lionel Messi.

Dice che tutto soffia a favore di Messi: “Ci sono buoni giocatori intorno a lui, uno staff che ha un’ottima comprensione di ciò di cui il gruppo ha bisogno e, in generale, un gruppo che sa cosa deve essere fatto per far sentire al miglior giocatore del mondo che è il miglior giocatore del mondo”.

“Le persone vogliono vedere i loro eroi piangere, litigare, discutere, ridere. Con Maradona ogni emozione era immediatamente visibile. Leo è introverso. Ha il suo modo di comunicare, devi rispettarlo. Forse ora è diverso. Non è più un bambino, ha 34 anni. Ha le sue idee e il suo carattere. Ed è il miglior giocatore del mondo”.

Vallo a dire a quelli del Psg…

“In un’intervista una volta mi è stato chiesto chi penso sia il migliore: Lewandowski, Benzema o Messi? Ho detto: Messi! Il giorno dopo Neymar è venuto da me e mi ha detto: “Soso…”. Ho dovuto giustificarmi e ricordargli la domanda come mi era stata fatta – e che lui non era nemmeno un’opzione. Poi abbiamo riso entrambi”.

Neymar, dunque.

“Ha l’energia, la motivazione, il cuore e il carisma per guidare il Brasile. Gli piace la libertà e con il Brasile può fare più o meno quello che vuole. Questo lo avvantaggerà. Gli piace giocare a sinistra. Odia giocare a destra. Ricordo che gli dicemmo scherzosamente di giocare a destra. “Nonononono, mister! Non ho mai giocato lì!”. Ha quasi avuto un attacco di panico”.

Pochettino dice che Messi è “pulito, perché si vergogna quando perde una palla. Non vedrai Messi provare a scavalcare un avversario a centrocampo o fare giochetti con il tallone. Vuole essere sicuro al 100% che la palla gli obbedirà. Neymar invece gioca allo stesso modo in ogni angolo del campo. È irresponsabile per natura! Un bandito! È capace di dribblare un avversario nella propria area di rigore. Sente il calcio in modo diverso da Messi. Non si vergogna quando perde palla. Si diverte. Messi quando facevamo il torello non è mai finito in mezzo. Mai. Messi non commette errori. Perché usa sempre correttamente la superficie del piede e perché non gli piace inseguire il pallone. Anche Ney potrebbe farlo. Ma lui è diverso. Messi trova soddisfazione nella semplicità. Neymar la trova nella difficoltà”.

E Mbappé?

“È il più giovane e quindi il più immaturo di tutti. Ma ha già vinto un Mondiale. È un animale, a differenza di Neymar e Leo. Questi due sanno esattamente cosa fare, quando e dove. Kylian sta ancora facendo fatica a decidere quando e dove correre dei rischi e quando no. Ma è solo questione di tempo. Kylian ha carisma. Ma non credo che abbia un ruolo così influente con i francesi come Neymar con il Brasile o Messi con l’Argentina”.

Capitolo Harry Kane:

“Quando sono arrivato ​​al Tottenham nel 2014 aveva 20, 21 anni. Siamo stati con lui per quasi sei anni e abbiamo assistito a molte delle sue fasi di sviluppo. Il vantaggio di Kane è che ha raggiunto la maturità e solo dopo è diventato una figura mediatica. Kane ha frequentato una scuola dura. È un lavoratore. È incredibilmente disciplinato in tutto ciò che fa. Un perfezionista. È in grado di tirare 100 rigori nello stesso angolo alla vigilia di una partita. È certo che il successo si ottiene attraverso il lavoro”.

Per Pochettino, Kane è il calciatore totale: “Ha la capacità fisica e mentale di fare tutto ciò che gli viene chiesto in qualsiasi posizione. Dico sempre: Kane potrebbe giocare bene in qualsiasi posizione. È sempre stato il miglior difensore sui calci piazzati, è stato il miglior assistman a centrocampo, il migliore nel pressing, il migliore nell’uno contro uno. Undici Maradona non funzionerebbero. Undici Kane assolutamente sì! Anche se una volta è stato effettivamente costretto a giocare in porta e ha subito un gol incredibile…”.

ilnapolista © riproduzione riservata