Il Napoli gestisce in tranquillità. Primo nel girone. È nettamente più solido e maturo degli anni passati, ad Anfield aveva sempre la tremarella
Nel finale il Liverpool riesce a segnare due gol che regalano un risultato finale del tutto sproporzionato rispetto a quel che si è visto in campo. Finisce 2-0 per il Liverpool. Con un gol all’85esimo, con Salah che riprende una corta respinta di Meret su colpo di testa di Darwin Nunez. E al 97esimo raddoppia con Nunez. Ma è un risultato bugiardo. La partita non è mai stata in discussione. Il 2-0 serve solo a criticare Klopp per aver lasciato fuori l’uruguyano ed essersi affidato alle due punte Firmino e Salah. Un contentino per la squadra di casa che per tutta la partita ha praticamente fatto il solletico al Napoli che ha giocato a tre cilindri e ha controllato senza mai soffrire. Il Napoli conosce la prima sconfitta stagionale, buona per le statistiche. Il Napoli finisce primo nel girone.
Di fatto è stata una pura formalità. Il Napoli ha reso innocua una partita che anni fa avrebbe portato la squadra e i giocatori a uno stato importante di angoscia e di tensione. Nulla di tutto questo. Molte cose sono cambiate e non perché i giocatori si sono liberati, per dirla alla Koulibaly. Che ha aggiunto: «Non si nascondono dietro i giocatori importanti». Ci dispiace per Koulibaly ma non è così. È che sono più importanti di quelli che c’erano. Più quadrati. Più forti. Più maturi. Il Napoli ha disinnescato il Liverpool con una semplicità disarmante. E lo ha fatto ancora prima di cominciare a giocare. Klopp ha lasciato Darwin Nunez in panchina e non era chiaro come pensasse di mettere sotto gli azzurri con la formazione che ha schierato. Molto probabilmente, è un’ipotesi che non ha mai preso in considerazione quella di segnare 4 gol agli uomini di Spalletti. Spalletti che ha preferito Ostigard a Juan Jesus e Ndombele a Zielinski.
Il primo tempo è stato equilibrato. Ma il Napoli lo ha giocato senza mai accelerare a tutta. Il Liverpool non si è praticamente mai reso pericoloso, fatta eccezione per una ripartenza con Salah che ha offerto a Thiago il pallone per un tiro pericoloso da fuori area: a Meret è bastato un volo plastico.
Il Napoli l’ha gestita con mestiere. Perché, ovviamente, non è affatto vero che è una squadra obbligata a giocare sempre a mille l’ora. Non sarebbe una squadra temibile se fosse così. Ad Anfield Road il Napoli ha confermato di essere una formazione solida, sicura di sé. Il Liverpool ha tanti assenti, non attraversa il miglior momento di forma del settennato di Klopp. Tutto vero. Ma questo Napoli non ha mai tremato. Voleva il primo posto nel girone e se l’è preso. Senza mai sudare. Chissà, forse Klopp non stava mentendo ieri quando ha detto che considera il Napoli una delle possibili finaliste. Tante cose sono cambiate, e non solo dal punto di vista tattico.
È stato il Napoli, soprattutto nel secondo tempo, ad andare vicino al gol. Anzi una volta ha anche segnato con Ostigard di testa su punizione di Kvara. Lunghissimo check del Var e fuorigioco millimetrico. Lo stesso georgiano ha calciato al volo di sinistro su cross di Osimhen, tiro un po’ sporco e rallentato da Alexander Arnold.
Il Napoli non ha mai corso pericoli, fino al gol all’86esimo e al raddoppio al 97esimo. Conclude a 15 punti un girone di Champions storico. Mai il Napoli aveva totalizzato tanti punti. Chiude al primo posto e aspetta domani sera per conoscere la griglia definitiva. Al momento è certo che nell’urna troverà il Brugge secondo dietro al Porto. E l’Eintracht, perché il Tottenham di Conte (non un avversario comodo) ha vinto a Marsiglia e ha chiuso primo il girone.
Ma torniamo al Napoli. Ha fatto impressione vedere il Liverpool impotente, quasi timoroso. Il 2-0 non fotografa per nulla quel che si è visto in campo. La squadra di Klopp era consapevole che se avesse provato a forzare, si sarebbe scoperto e Osimhen e Kvara non avrebbero perdonato. Anfield Road ha confermato quel che sapevamo. Ormai è chiaro a tutti che il Napoli è una squadra importante. Così come tutta la stampa estera di primo piano si è accorta di Kvaratskhelia. Solo in Italia continuano a fare resistenza. Forse si divertono così.