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La diversità di De Laurentiis uomo disabituato ai compromessi tossici

La fine di Andrea Agnelli conferma la solidità del progetto Napoli. Di fronte a lui Adl ha un solo vero problema: la scelta del successore

La diversità di De Laurentiis uomo disabituato ai compromessi tossici

Come vincere due partite in una stessa giornata, rimanendo fermi al proprio posto? Chiedere ad Aurelio De Laurentiis. L’amico Andrea si dimette con tutto il seguito del suo Cda, per evitare l’ignominia della galera al cognome Agnelli. Questa è la prima vittoria.

Ennesima dimostrazione di quanto il modello “Calcio Napoli” sia solido ed affidabile. Facendo di fatto proselitismo, visto come sono andate le cose in casa Milan. Certo ci sono i 4 anni di paralisi post sbornia da un “-ismo” sbagliato, uno dei tanti, ma il rimedio in questo caso sembra funzionare.

Due vittorie in poche ore dicevamo. La seconda è la donazione alle vittime della tragedia di Ischia. Un gesto, non risolutivo, certamente non dovuto, ma che la dice molto lunga sulla reale affezione del presidente del calcio Napoli a questa terra, di cui, piaccia o no, è originario. Ennesima dimostrazione di quanto la narrazione sul presidente sia sbagliata, e dettata da fallimentari obiettivi.

Nella tragedia ischitana, vittime e carnefici hanno la stessa faccia. In questi accadimenti c’è sempre un rifuggire proprie responsabilità. Sia politiche, ma anche civiche, sfocianti nell’utilitarismo. Voto un sindaco ed un governo che non mi condonano? Che domande, no!

Abusanti e condonanti sono facce della stessa medaglia. Nelle realtà piccole questa commistione è ancor più irredimibile. Quanto aveva ragione il Giudice Livatino.

Adesso c’è solo da rimettere in piedi una realtà, ma questa lezione servirà? Gli uomini non meritano fiducia.

Napoli non ama De Laurentiis proprio perché con l’attuale presidenza sono stati spazzati via vecchi riti, secolari rendite di posizione e gestioni in passivo, tipico modello italiano che va dal Piemonte alla Sicilia, passando per Napoli e l’isolaverde.

Insomma una gestione di rottura con il passato, che a Napoli è più passato delle altre città, perché qui il futuro non esiste. Esiste solo l’oggi.

De Laurentiis è un uomo diverso. Certamente ispido, ma vivaddio disabituato ai compromessi tossici. Perché il futuro non accetta accordi. De Laurentiis è un uomo che guarda avanti. De Laurentiis è già nel futuro.

Speriamo abbastanza nel futuro, così potrà risolvere il suo unico problema. Serio problema, la scelta del suo successore. Tra chi ha nel curriculum una presidenza di una società di calcio, e chi è da diciannove anni, a vario titolo, nel Calcio Napoli.

Auguri Aurè.

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