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Iran, rilasciato su cauzione il nazionale Ghafouri

Lo ha annunciato ieri sera l’autorità giudiziaria iraniana. Il giocatore era stato arrestato una settimana fa per “propaganda contro il governo”

Iran, rilasciato su cauzione il nazionale Ghafouri
(FromL) Iran's midfielder #18 Ali Karimi, Iran's defender #19 Majid Hosseini and Iran's defender #02 Sadegh Moharrami listen to the national anthem ahead of the Qatar 2022 World Cup Group B football match between England and Iran at the Khalifa International Stadium in Doha on November 21, 2022. (Photo by Fadel Senna / AFP)

Ghafouri è stato arrestato la scorsa settimana, dopo l’allenamento con la sua squadra Foolad Khuzestan su decisione dell’Autorità giudiziaria, per “aver insultato la squadra nazionale di calcio e aver fatto propaganda contro il governo”, secondo i media legati allo stato.

La scarcerazione di Ghafouri è stata confermata ieri sera da Andrea Stramaccioni, che lo aveva allenato all’Esteghlal e che ora commenta i Mondiali per la Rai. Il nazionale ha inviato a Stramaccioni una sua foto, dicendogli che avrebbe guardato in tv la partita dell’Itan contro gli Stati Uniti.

Voria Ghafouri era stato arrestato cinque giorni fa nell’ambito delle manifestazioni in Iran per i diritti sulle donne. L’ex calciatore torna in libertà insieme ad altre 700 persone.

La Sueddeutsche ricostruisce la sua storia.

“Il curdo iraniano è da anni critico nei confronti del sistema islamico, soprattutto nel contesto della discriminazione contro le donne. A causa dei suoi commenti, è stato licenziato dal suo club Esteghlal Teheran nel 2021 nonostante fosse popolare tra i fan. Si è poi trasferito al club iraniano meridionale Foolad Khuzestan. Dopo l’arresto, si dice che il presidente del club si sia dimesso e la squadra si sia rifiutata di allenarsi. Anche Ghafouri non è stato convocato per la nazionale a causa delle sue opinioni politiche, sebbene sia ancora uno dei migliori terzini del paese. Durante le recenti proteste, Ghafouri si è schierato con i manifestanti e ha condannato le brutali azioni della polizia e delle forze di sicurezza”.

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