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Juve, nuovi capi di accusa: accordi privati anche per il riacquisto di giocatori 

Gli inquirenti cercano delle ‘side letter’ relative ad opzioni per riacquistare i calciatori ceduti in prestito per realizzare plusvalenze

Juve, nuovi capi di accusa: accordi privati anche per il riacquisto di giocatori 
Mg Torino 14/09/2022 - Champions League / Juventus-Benfica / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved

Nell’inchiesta sulle plusvalenze della Juve potrebbero emergere nuovi capi di accusa. Alla fine della scorsa settimana in procura sono stati interrogati sindaci e revisori dei conti e le loro parole avrebbero aperto nuovi scenari giudiziari. Il Corriere dello Sport scrive:

Tra venerdì e lunedì, nel frattempo, in procura si erano presentati spontaneamente sindaci e revisori dei conti in carica durante il triennio finito sotto la lente di ingrandimento dei pm, quello compreso tra il 1 luglio 2018 e il 30 giugno 2021 e contestato anche dalla Consob. Dallo studio delle documentazioni raccolte sarebbero emersi nuovi elementi di rilievo secondo i pm, sul tema delle plusvalenze e che potrebbero portare anche a ulteriori capi d’accusa. Secondo la procura anche riguardo la cessione di alcuni giocatori ci sarebbero degli accordi privati (side letter) relative a opzioni di riacquisto che avrebbero potuto rendere il debito condizionato e annullare l’effetto contabile, accordi che secondo i pm non sarebbero stati depositati in Lega. Ma di cui non sarebbero stati a conoscenza nemmeno i componenti dei collegi sindacali e revisori dei conti bianconeri interrogati, nonostante l’obbligo giuridico di controllo della contabilità. La loro difesa si sarebbe basata sul fatto che non rientrava nei loro compiti quello di verificare i vari contratti di permuta dei calciatori relativamente al tema delle presunte plusvalenze fittizie, oltre al fatto di non essere a conoscenza delle ormai note ‘side letter’ che avrebbero portato alle variazioni degli effetti contabili non solo a proposito delle due manovre stipendi”.

Delle presunte side letter Juve scrive anche il Corriere della Sera:

“Al pari di altre stranezze emerse sulle plusvalenze e che inducono gli investigatori a parlare di side letter anche in questo filone investigativo. Il tema è quello del ‘call di riacquisto’ per alcuni calciatori ceduti in prestito con obbligo di riscatto. Tra i contratti sotto esame ci sarebbe quello che nel 2018 portò Alberto Cerri al Cagliari, che avrebbe fruttato una plusvalenza di 8 milioni. Parallelamente all’obbligo di riscatto, ci sarebbe una mail del 12 luglio che garantisce al club torinese il riacquisto: in pratica, secondo gli investigatori, la plusvalenza non avrebbe dovuto essere iscritta a bilancio”.

Questa, invece, è La Repubblica:

“Ma gli investigatori hanno anche scoperto che esistevano accordi segreti, non depositati in Lega, su cessioni di calciatori con diritto di riacquisto. È il caso di Alberto Cerri: la sua vendita il 12 luglio 2018, al Cagliari ha generato una plusvalenza di 8 milioni, che ha avuto un beneficio immediato sul bilancio. Ma gli investigatori hanno scoperto una side letter, di cui non c’è traccia in Lega, in cui la Juventus indicava l’opzione di riacquisto rendendo così ipotetico quel ricavo, che a quel punto non doveva essere contabilizzato così. Tutte manovre di cui sindaci e revisori, interrogati nei giorni scorsi, si sono detti totalmente all’oscuro”.

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