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È il Mondiale degli infortuni, non solo Neymar e Benzema

L’ultimo è Danilo Pereira: frattura alle costole per lui. Ogni Nazionale ha il suo calciatore in infermeria. La Francia così ha guadagnato Theo Hernandez

È il Mondiale degli infortuni, non solo Neymar e Benzema
Brazil's forward #10 Neymar gestures after being fouled during the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Brazil and Serbia at the Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on November 24, 2022. (Photo by Jewel SAMAD / AFP)

Un Mondiale denso di infortuni quello in Qatar. Ogni giorno più di una Nazionale è costretta a rilasciare comunicati sulle condizione dei propri campioni.

Gli infortuni sono una piaga del calcio contemporaneo, piaga più che prevedibile visti i ritmi e la frequenza di gioco. Le ultime cronache riferiscono dell’infortunio di Danilo Pereira, difensore del Portogallo, che si è fratturato le costole in allenamento. Un infortunio non muscolare ma dovuto a un eccesso di agonismo, necessario a questi livelli e soprattutto in questo torneo se non si vuole lasciare nulla al caso.

Danilo Pereira salterà “solo” le prossime due partite, quelle contro Uruguay e Corea del Sud. È ancora presto, invece, per conoscere i tempi di recupero di Danilo e Neymar, entrambi costretti alla fisioterapia da problemi alla caviglia.

L’Ecuador invece rischia di perdere il suo talismano Valencia, l’unico della sua nazionale che segna in questo Mondiale, per l’ultima partita del girone contro il Senegal.

L’Inghilterra per un po’ ha sudato freddo prima della partita contro gli Stati Uniti a causa delle condizioni di Kane, poi recuperato ma praticamente inesistente durante il match. In infermeria ancora Walker, terzino del City, che potrebbe essere arruolabile contro il Galles. Nello stesso girone, gli Stati Uniti hanno perso McKennie e Musah, ancora da valutare il loro eventuale impiego contro l’Iran.

La Francia, oltre a Benzema, ha perso Lucas Hernandez. Il Mondiale del difensore è durato appena 13 minuti. Rottura del legamento crociato anteriore per lui. La Francia si è subito consolata però con il fratello Theo, assistman anche in Nazionale. Coman è ancora in dubbio, ieri non ha terminato l’allenamento.

La Germania deve fare a meno di Sanè, anche per lui fastidio al ginocchio. Per il Marocco, fresco di vittoria meritata contro il Belgio, è stato Mazraoui ad alzare bandiera bianca a causa di un problema al fianco accusato durante il match con la Croazia.

Il Belgio recupera Lukaku, schierato nel finale contro il Marocco.

La Serbia perde Kostic, assente contro il Brasile a causa di un infortunio muscolare. L’esterno poteva essere la rivelazione del mondiale dopo una prima parte di stagione con la Juventus ad altissimi livelli. incerti i tempi di recupero.

Ma sono ancora tanti quelli costretti a frequentare più i medici delle rispettive nazionale piuttosto che il campo come Araujo dell’Uruguay, Vlasic della Croazia, Sakai del Giappone, Delaney della Danimarca, Guardado del Messico, Al-Shahrani e Al-Faray dell’Arabia Saudita, Beiranvand e Noorollahi per l’Iran, Kouyatè e Diallo per il Senegal.

E in questa rassegna non abbiamo inserito quanti hanno dovuto abbandonare Doha ancor prima che il pallone cominciasse a rotolare. Qui le parole di Guardiola che dopo l’infortunio di Benzema aveva detto quello che tutti già sanno.

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