Lo scrive il Corsera che tesse l’elogio del toscanaccio tornato in auge a con la Lazio: “a volte è brutale, sgradevole. Altre divertente, sarcastico”
Se la Juventus avesse seguito Sarri. Lo scrive il Corriere della sera che tesse l’elogio dell’allenatore toscano che con la Lazio è tornato a esprimere il calcio che più gli piace. Domenica, senza Immobile, ha battuto 2-0 l’Atalanta fuori casa e in classifica è terzo a due punti dal Milan e a cinque dal Napoli.
Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:
Maurizio Sarri è tornato, o forse non è mai andato via. Bastava cercarlo, aspettarlo, aiutarlo. La Lazio che domina in casa dell’Atalanta è una piccola meraviglia e ci ha ricordato il Napoli più bello di De Laurentiis.
Sarri non è un integralista, ma il suo gioco si sviluppa secondo canoni precisi, quello che non hanno capito alla Juventus. A Torino, lo hanno ingaggiato cercando poi di snaturarlo. Un feeling mai nato che però ha portato lo stesso uno scudetto. Se lo avessero seguito nel lavoro di costruzione magari le cose sarebbero andate diversamente. Meglio per la Lazio, che non lo dice ma, sotto sotto, spera di andare oltre il sogno di ritrovare un posto in Champions. Oggi è, insieme al Napoli e forse più del Milan, la squadra migliore, più logica, lucida, divertente.
A volte è brutale, sgradevole. Altre divertente, sarcastico come i toscani sanno essere: «Non so cosa sia il sarrismo, dovete chiederlo a mia moglie». E ride mentre se ne va da Bergamo, consapevole che è nata una stella, ma che la strada è lunga e tortuosa: «Un mese fatto bene riesce a tutti, per vincere bisogna essere bravi tutta la stagione». È la prossima sfida. La più difficile.
Se la Juventus avesse seguito Sarri, scrive il Corriere della Sera. Chissà. Adesso lui è alla Lazio e Lotito se lo gode.