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La Gazzetta incorona Sarri, anzi, Mau: è il nuovo profeta della Lazio

I laziali lo amano perché è spontaneo e diretto e perché con lui si sta tornando a sognare. La sua Lazio assomiglia a quella di Maestrelli

La Gazzetta incorona Sarri, anzi, Mau: è il nuovo profeta della Lazio
As Roma 08/09/2022 - Europa League / Lazio-Feyenoord / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Sulla Gazzetta dello Sport un paginone dedicato a Maurizio Sarri, che ormai per la rosea è Mau, anzi, meglio, “il nuovo profeta della Lazio“.

“La Roma laziale ha un nuovo profeta. Maurizio Sarri ha conquistato proprio tutti nel mondo biancoceleste. Piace il suo calcio, bello e produttivo, piace il suo modo di approcciarsi alle cose e alla gente. Piace, anche, il suo essere diretto, al limite dello scontroso. Piace infine (e soprattutto) il regalo che sta dando ai tifosi laziali: quello di tornare a sognare traguardi ambiziosi”.

Anche con Inzaghi la Lazio si era ritrovata ai piani alti della classifica, ma il calcio di Sarri, così come la sua Lazio, assomigliano più a quella di Maestrelli, che vinse il primo scudetto biancoceleste, negli anni 70.

“quella era anche e soprattutto una formazione che giocava un calcio bello e offensivo, un calcio moderno, per certi versi avveniristico. Un elemento che fu fondamentale per consentirle di arrivare a vincere il titolo”.

Ma Sarri ha conquistato i laziali soprattutto per il suo modo di essere, scrive la Gazzetta. Lo conferma proprio il figlio di Maestrelli, Massimo.

«Piace ai laziali perché è spontaneo, perché ha un modo di fare che i tifosi biancocelesti sentono loro e perché sa
toccare le corde giuste. Da questo punto di vista è proprio l’allenatore ideale per la Lazio, così come Mourinho lo è per la Roma, mentre a mio parere i due tecnici non funzionerebbero se si scambiassero le panchine. Lui e mio padre si assomigliano per il tipo di calcio fatto praticare alle loro squadre, ma anche per i caratteri. È vero, all’esterno mio padre appariva più tranquillo rispetto a Sarri che spesso è invece polemico. Ma dentro sono molto simili».

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