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Inchiesta Juve, Repubblica: esplosiva se vien fuori un incentivo “in nero” per l’addio di Ronaldo

Il quotidiano di Elkann: per la Procura l’accordo stipendi ai tempi del Covid era fittizio e si potrebbe riaprire processo sportivo. La Juve rischia

Inchiesta Juve, Repubblica: esplosiva se vien fuori un incentivo “in nero” per l’addio di Ronaldo
Db Barcellona (Spagna) 08/08/2021 - amichevole / Barcellona-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo

Inchiesta Juve. La Juventus rischia grosso. L’inchiesta sulle plusvalenze non è uno scherzo, tant’è vero che il pm aveva chiesto l’arresto per Andrea Agnelli.

Scrive Repubblica:

Il Covid usato come un paravento, per nascondere guai finanziari precedenti. E i bilanci alterati, prima attraverso plusvalenze fittizie, 21 scambi in tutto per 115 milioni di euro in tre anni. Poi con due “manovre” sugli stipendi dei calciatori, compreso l’accordo stretto con Cristiano Ronaldo, la famosa “carta che deve rimanere segreta”.

È un affannoso tentativo di sopravvivenza economica, attraverso il maquillage dei conti, quello che la procura di Torino ritiene di aver smascherato nell’inchiesta sui fondi della Juventus che ha visto salire a 16 gli indagati per reati come false
fatture, false comunicazioni sociali, aggiotaggio e ostacolo alla Consob.

L’accordo con i giocatori

Inchiesta Juve, Repubblica scrive che per i pm l’accordo con i calciatori della Juventus (mediazione di Chiellini) che apparentemente avevano rinunciato a quattro mensilità, in realtà non c’è mai stato.

Dai documenti sequestrati i pm ritengono che siano stati stretti patti, in realtà, con 16 calciatori ben diversi da quelli depositati in Lega. Con la prima manovra, avrebbero rinunciato a una sola mensilità anziché quattro, con la promessa di restituzione negli anni successivi (ed effetti positivi sul bilancio da 90 milioni). La Juventus doveva restituire il debito attraverso un premio fedeltà, per chi rimaneva, o un incentivo all’esodo, in caso di uscita. Ma in realtà, secondo l’accusa, nelle scritture private sarebbe stato promesso il pagamento a prescindere, anche se fossero andati via. Un fatto “incondizionato” da inserire in contabilità.

La novità potrebbe riaprire il processo sportivo da parte della Procura Federcalcio.

La parola chiave è proprio il recupero “certo e incondizionato” degli stipendi differiti quelli “mai resi pubblici, occultati
al di fuori della sede sociale e sequestrati”. Un contratto non depositato in Lega può portare a sanzioni serie: l’ammenda, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica (e rischierebbe una squalifica anche il giocatore
coinvolto). Se fosse accertato che la Juventus abbia riconosciuto a Cristiano Ronaldo un incentivo all’esodo “occulto” la questione diventerebbe esplosiva.

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