La faida tra i due grandi nemici del calcio europeo “si combatte in Tribunale”. Tebas: “Non paga apposta per mettermi contro i club”
Per mesi la faida tra il Javier Tebas, il presidente della Liga, e Nasser al-Khelaifi, il presidente del Psg si è combattuta in pubblico, a suon di dichiarazioni. Ma “la battaglia più importante si stava svolgendo dietro le quinte”, scrive il New York Times.
“Questa settimana, dopo quasi due mesi di dispute, Tebas e La Liga hanno ottenuto un’ingiunzione del tribunale per il congelamento di decine di milioni di dollari dei beni di beIN Media Group, la rete di trasmissione di proprietà del Qatar guidata da al-Khelaifi, in una disputa per mancati pagamenti dei diritti di trasmissione”.
Secondo un documento del tribunale esaminato dal New York Times, la rete finora non era riuscita a pagare più di 50 milioni di euro che doveva al campionato spagnolo per le partite di questa stagione. Nell’ordinanza di 11 pagine, la corte ha affermato di aver congelato i beni a causa del rischio che i fondi venissero rimpatriati in Qatar.
BeIN Media Group ha appreso del caso e dell’ordine di congelamento dei suoi beni da un giornalista del New York Times. E la società risposto con una nota: “La nostra reputazione si basa su decenni di investimenti significativi, trasmissioni di prim’ordine, relazioni a lungo termine e di fiducia con i titolari dei diritti e un track record di pagamenti”.
Il debito residuo rappresenta solo una piccola parte che beIN Media Group ha versato nel corso degli anni alla Liga: stime di settore parlano di un contratto da 1,5 miliardi di dollari dal 2018.
Il Nyt sottolinea che “i ritardi nei pagamenti alle organizzazioni sportive non sono rari”, ma “sono rare le misure che la Liga ha intrapreso per assicurarsi di farsi pagare”.
Il caso “accenderà i riflettori sull’influenza di al-Khelaifi, i cui ruoli simultanei di presidente del PSG, di beIN Media Group e di membro della Uefa, lo hanno reso una delle figure più influenti di questo sport”.
Tebas ha detto al New York Times che beIN ha ritardato i pagamenti dall’anno scorso e ha respinto l’affermazione della rete secondo cui stava affrontando problemi finanziarie: “Non ci credo”.
Per Tebas è un altro il motivo dei mancati pagamenti: sarebbe “una leva per spingerlo ad ammorbidire le sue critiche su al-Khelaifi. “Sa esattamente cosa sta facendo”, ha detto Tebas di al-Khelaifi. “Sta cercando di arrivare al punto in cui i club diranno al presidente della Liga che preferiscono prendere i soldi piuttosto che farlo parlare”.
“Se gestissimo le nostre operazioni reagendo ai commenti di alcuni dirigenti su altri all’interno del settore sportivo, non saremmo in affari”, ha affermato la società.
Per la Uefa, la disputa in corso tra due delle sue voci più importanti si sta rivelando imbarazzante perché sia Tebas che al-Khelaifi sono membri del suo comitato esecutivo. L’ultima rissa in tribunale alzerà ancora la temperatura.