“La vittoria sulla Fiorentina vuol dire che l’Inter ha voltato davvero pagina o si prenota per un altro giro sulle montagne russe?”
Il Guardian commenta la vittoria dell’Inter sulla Fiorentina per 4-3 nell’ultima giornata di campionato.
“Simone Inzaghi non ha mai avuto paura del manicomio. Il suo predecessore all’Inter, Antonio Conte, ha deciso di porre fine alla reputazione del club come “Pazza Inter” insistendo sul fatto che avrebbero dovuto invece essere “regolari e forti”. Quell’obiettivo è stato raggiunto nella marcia verso lo Scudetto 2020-21. Una volta conquistato il primo posto, non hanno mai mollato la presa: 11 reti inviolate nelle ultime 21 partite. Diversa è stata la storia della scorsa stagione, quando l’Inter di Inzaghi ha condotto la classifica a dicembre per poi inciampare durante l’inverno e finire seconda”.
Il Guardian ripercorre la storia della squadra nerazzurra dopo l’addio di Conte e la vendita di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi e l’andamento altalenante in questo scorcio di campionato.
“L’Inter ha perso in trasferta contro Lazio, Milan e Udinese, e in casa anche contro la Roma. Hanno aperto la loro campagna europea con una sconfitta per 2-0 contro il Bayern Monaco a San Siro, che è sembrata più enfatica di quanto suggerisca il punteggio. A volte l’Inter è sembrata sdentata. Lautaro Martínez, l’uomo principale in assenza di Lukaku, ha sopportato una crisi di fiducia, andando avanti per otto partite senza gol. Edin Dzeko ha realizzato alcuni interventi vincenti ma, a 36 anni, non ce l’ha fatta a giocare tutte le settimane”.
Quanto alla gara contro la Fiorentina, il Guardian cita l’episodio del mancato rosso a Dimarco. E la vittoria finale dei nerazzurri.
“Inter pazza? Si potrebbe dire che qui è stata semplicemente un’Inter molto fortunata”.
“L’allenatore della squadra di casa, Vincenzo Italiano, aveva il diritto a tempo pieno di definirla una sconfitta immeritata”.
Il quotidiano inglese conclude:
“E’ impossibile sapere se l’Inter stia svoltando un angolo o semplicemente puntando su un altro giro sulle montagne russe. C’è abbastanza talento in questa squadra per battere quasi chiunque, con Marcelo Brozovic che dovrebbe tornare presto dall’infortunio e Barella in forma irrefrenabile. Eppure sembra che ci sia abbastanza autodistruttività da perdere anche qualsiasi partita. Inzaghi non aspira a riscrivere il dna del club come ha fatto Conte”.
Il Guardian: l’Inter ha talento, ma anche abbastanza auto-distruttività da perdere qualsiasi partita