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Gravina: «Quanto accaduto a San Siro non è una bella immagine. L’Inter sta collaborando con la Digos»

Il presidente Figc: «Spetta agli organi di giustizia e polizia procedere. Inchiesta Juve? Non so se ci sono fatti nuovi, aspettiamo la procura federale»

Gravina: «Quanto accaduto a San Siro non è una bella immagine. L’Inter sta collaborando con la Digos»
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa al termine del consiglio federale tenutosi a Roma. Ha parlato di quanto accaduto a San Siro, con gli ultras che hanno costretto gli spettatori ad abbandonare la curva all’intervallo della partita con la Sampdoria per l’omicidio di Vittorio Boiocchi. Le testimonianze di quanti erano presenti sono agghiaccianti.

Le dichiarazioni di Gravina – che sono su Sportface.it – sono piuttosto stringate, in verità. Gravina fa riferimento solo a quanto letto sui giornali, dice che non ci sono altri elementi, definisce i fatti vergognosi di San Siro semplicemente “non una bella immagine”. Il presidente della Figc ha parlato della collaborazione dell’Inter con la Digos e ha sottolineato che ad intervenire dovranno essere gli organi di polizia e quelli giudiziari.

“Da quello che si legge, perché non abbiamo altri elementi, non è una bella immagine. Ho sentito Marotta, mi ha garantito che l’Inter è a disposizione delle autorità e che sta mettendo a disposizione della Digos tutte le immagini. Se c’è la responsabilità di alcuni soggetti spetta agli organi di polizia e di giustizia procedere”.

Gravina ha parlato anche degli ultimi sviluppi dell’inchiesta della procura di Torino sulle plusvalenze e i bilanci della Juventus. Anche in questo caso, le dichiarazioni sono piuttosto semplici. Gravina si rimette alla procura federale. Dice che non sa se sono emersi fatti nuovi rispetto all’ultimo processo sportivo in cui è stato coinvolto il club di Agnelli.

“Non so se sono emersi fatti nuovi rispetto all’ultimo processo sportivo. Restiamo in attesa di quelle che saranno le decisioni della procura federale, visto che gode della nostra massima fiducia e ne rispettiamo l’assoluta autonomia”.

Nel maggio scorso la Corte d’appello Figc aveva confermato la decisione in primo grado del tribunale federale, con il proscioglimento delle 11 società inizialmente coinvolte per plusvalenze fittizie, tra le quali la Juventus di Agnelli.

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