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La partita di Paolo Maldini nel Milan: è in ballo il ruolo di ad non solo il rinnovo da direttore tecnico

Il suo contratto scade il 30 giugno e non ha firmato nulla. In ballo c’è una partita di contrappesi politici e Paolo potrebbe (e vorrebbe) diventare l’uomo forte di RedBird

La partita di Paolo Maldini nel Milan: è in ballo il ruolo di ad non solo il rinnovo da direttore tecnico
Torino 10/04/2022 - campionato calcio serie A / Torino-Milan / foto Image Sport nella foto: Paolo Maldini

Che partita si giocando nel Milan? I giorni passano e la notizia del rinnovo di Paolo Maldini (e del suo braccio destro Frederic Massara) non c’è traccia. Eppure il contratto scadrà il prossimo 30 giugno, tra meno di due settimane. La notizia ovviamente, come tutto quel che riguarda le milanesi, è tenuta ben nascosta. L’unico che ne parò in maniera esplicita fu proprio Paolo Maldini in un’intervista alla Gazzetta, usò toni insoliti per il quotidiano:

«In questo momento non abbiamo la disponibilità economica per pensare a questo salto di qualità. Anche perché siamo in una fase di passaggio. Vedremo… E in più c’è anche la questione relativa al contratto mio e di Massara. Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene».

Era il 27 maggio, sono trascorsi venti giorni e nulla è cambiato. Oggi su Twitter il giornalista Francesco Nasato (scrive anche su Forbes.it) ha pubblicato questo tweet:

Secondo L’Equipe Elliott garantirebbe a RedBird la copertura di perdite fino a 100 mln di euro, al 3%, per un periodo di 3 anni. Elliott resterebbe nel CdA del #Milan scegliendone presidente, direttore generale e due o tre amministratori. In tutto fino a 5 nomine su 9 membri.

Secondo alcuni rumors milanesi, la partita che starebbe giocando Maldini sarebbe bel al di là del ruolo di direttore tecnico del rossoneri. La bandiera rossonera starebbe provando a convincere Gerry Cardinale – fondatore di RedBird – che può essere lui l’uomo giusto per fronteggiare Elliott che rimarrebbe con un discreto peso nel club. Forte dello scudetto conquistato e dell’allure che da tutti gli viene riconosciuta, Maldini starebbe giocando una partita più rilevante di un “semplice” rinnovo. Una partita ambiziosa ma ovviamente anche rischiosa. Una sorta di all-in e gli all-in, si sa, possono anche finire male. Maldini è un uomo simbolo dei rossoneri ma non è un uomo che piace tutti in società. Vedremo. Fatto sta che siamo al 17 giugno e al momento la posizione di Maldini e Massara è precaria come lo era venti giorni fa.

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