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A Napoli mancava l’ennesimo b-movie: “Rispetto per Ciro”

I tifosi hanno scambiato il Napoli per l’Inps, gli undici gol di Mertens hanno fruttato undici punti (pochini) ma la storia poteva chiudersi meglio. sempre che si chiuda

A Napoli mancava l’ennesimo b-movie: “Rispetto per Ciro”

Non potevamo farci mancare l’ennesimo appassionante b-movie per riempire il vuoto pneumatico tra gossip e mercato che ci separa dall’inizio del prossimo (strano) campionato.

Il Watergate di Napoli Verona 2021 non è bastato. Le cose di campo sono andate bene, ma perché negarsi un bel bucato di panni sporchi in cortile? Protagonisti, manco a dirlo, il presidente e uno dei tanti “figli adottivi” di questa claudicante città.

Come telenovela ha un titolo sin troppo scontato: “Rispetto per Ciro”. Questa diffusa affermazione risuona coma un mantra nelle conversazioni e nelle opinioni dei più, per non parlare dello sfogatoio on-line. Anche una spruzzata di “tutela per i tifosi” non ci sta male. Concetti lunari da Minturno a salire.

Sono in tanti che pretendono di essere tutelati dal Napoli, tradotto “rinnov’ a’ mettens”. Come se come se la società fosse l’Inps ed Aurelio De Laurentiis incarnasse Pasquale Tridico.

Non ci meraviglia questa contiguità concettuale con l’ente previdenziale, visti i numeri del reddito di cittadinanza a queste latitudini.

Il corto circuito è culturale. Una tifoseria, che poi è espressione di come poi pensa le città, che guarda al rispetto per il passato, non al merito, il binomio costo/beneficio nemmeno si sa cosa sia. È eloquente la distanza dall’evoluzione culturale del pensiero del partenopiteco (semi-cit,), il cui obiettivo unico è la soddisfazione dei propri bisogni. Si è sazi a pancia piena, il come non interessa.

Ma non è solo l’errata visione cittadina. L’economia del pallone racconta che nel pensiero di Spalletti e del suo team di tattici e match-analyst Dries Mertens non ha visto tanto campo nella stagione passata. La sua presenza nel Napoli del futuro non è ritenuta necessaria.

Del resto undici gol del belga hanno portato undici punti. Il Napoli quando Mertens ha segnato ha vinto solo con Lazio Sassuolo e Salernitana, tutte in casa e tutte partite finite con largo scarto. I suoi gol nell’ultima stagione hanno pesato pochino per la classifica finale.

La storia potrebbe certamente chiudersi meglio. Sarebbe stato carino un finale con la doppia cerimonia. Ma non è questo il mood aureliano. Anche se non ci meraviglierebbero colpi di teatro.

La società è manchevole di una figura dirigenziale di alto profilo, in grado di comprendere dinamiche di pallone, lontane dalle comprensioni del Presidente, che da uomo di cinema ha spesso supercazzolato molti. Ma che adesso ha finito di far ridere.

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