A “Calcio e neoliberismo”, al Mann. «È il tema del Decreto Crescita. È vero che magari l’Inter viene facilitata se vuole prendere Lukaku, ma bisogna guardare anche ai vivai»
Alessandro Franco Giudice, manager e consulente aziendale, laureato in economia aziendale e MBA alla Bocconi, con Master in Finance presso la London Business School, è intervenuto al convegno «Calcio e neoliberismo» al Mann, organizzato dall’AFlab. E ha parlato anche del tema del Decreto Crescita in relazione al calciomercato.
È una delle distorsioni: i calciatori stranieri pagano meno tasse, questo stimola i club ad acquistarli. C’è una diatriba tra Lega e Federcalcio, la Lega vuole mantenere le agevolazioni di questo decreto per migliorare la competitività dei campionati. Io penso che la competitività vada garantita in un altro modo, non coi vantaggi fiscali. È vero che se l’Inter vuole prendere Lukaku col decreto crescita è facilitata, però poi abbiamo i vivai (oltreché gli organici delle squadre di seconda fascia) pieni di giocatori stranieri che in realtà magari valgono meno di giocatori italiani. E però costano meno, e quindi le società li comprano.