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Lasorella (AgCom): «Dazn? La vigilanza presto sarà estesa alle altre piattaforme streaming»

Il presidente dell’Autorità a Il Sole 24 Ore: «Nessun intento punitivo, abbiamo risposto all’ondata di segnalazioni dei consumatori»

Lasorella (AgCom): «Dazn? La vigilanza presto sarà estesa alle altre piattaforme streaming»
Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn

L’Autorità per le Comunicazioni (AgCom, il garante della tv e delle tlc) ha deciso di non sanzionare Dazn per i disservizi verificatisi soprattutto in avvio di campionato, ma ha stabilito dei parametri di qualità che Dazn dovrà rispettare, pena la richiesta di rimborso degli abbonati. Il presidente Agcom, Giacomo Lasorella, spiega la decisione in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

«Agcom si è mossa per tempo. Già prima dell’inizio del campionato per chiedere tutti gli accorgimenti infrastrutturali e di software necessari a evitare problemi tecnici di fruizione e sovraccarichi di rete. Poi l’Autorità ha fatto un ordine ad ottobre per tutelare gli abbonati, cui è seguita una fitta interlocuzione con tutte le parti interessate per definire i parametri di qualità della trasmissione. E poi c’è stata l’ondata di segnalazioni arrivata anche tramite le associazioni dei consumatori».

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«Non c’è nessun intento punitivo verso Dazn. Il punto sta nel cercare di individuare quelle misure che inquadrino il rapporto fra Dazn e consumatori su un piano di correttezza, affidabilità e reciproca fiducia. L’Autorità ha lo scopo di trovare le giuste soluzioni».

Con l’arrivo di Dazn le lamentele dei consumatori sono aumentato molto?

«Stiamo parlando di un tema sensibile come quello della Serie A. E comunque l’utente non sapeva a chi rivolgersi. Da qui anche il nostro procedimento sanzionatorio per aver disatteso l’ordine sull’istituzione di un customer care fisico. Comunque, Dazn, va detto, ha fatto da catalizzatore ed è stato un grande acceleratore per la digitalizzazione del Paese».

Lasorella promette controlli anche per le altre piattaforme che forniscono servizio calcio in streaming, come Mediaset con Infinity+ o Amazon Prime Video.

«Siamo partiti da Dazn perché il campionato di calcio di Serie A è specificamente tutelato dalla legge Melandri. La vigilanza sarà progressivamente estesa, soprattutto ora che con il recepimento della direttiva europea Smav è stata fatta chiarezza in tal senso. Peraltro abbiamo varato una nuova organizzazione dell’Autorità, che ricalca la suddivisione dei settori sui cui vigiliamo: audiovisivo, Tlc, servizio postale e digitale. Nello specifico aggiungo che se il meccanismo di rimborsi funzionerà ne valuteremo l’estensione a tutti i soggetti interessati, individuati anche attraverso l’interlocuzione con il ministero dello Sviluppo».

 

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