Dimezzati in due anni i ricavi da cessioni. L’acquisto di Osimhen messo a bilancio per 75 milioni di euro
Il Napoli non ha un bel rapporto con le plusvalenze. E in due anni ha di fatto dimezzato il suo mercato in uscita, con 48,7 milioni di euro ricavati dalle cessioni messi a bilancio chiuso il 30 giugno 2021: circa la metà dei 95,8 milioni di euro del precedente esercizio.
Calcio e Finanza ha esaminato l’ultimo bilancio del Napoli facendo attenzione proprio alle plusvalenze, per cui anche il club di De Laurentiis è finito nel mirino della Covisoc. Nel 2019/20 le plusvalenze hanno pesato per il 34,9% sul fatturato, mentre nel 2020/21 la cifra è scesa al 21,3%. Le principali operazioni in tal senso sono indicative: il Napoli ha messo a bilancio una plusvalenza da 23 milioni per la cessione di Allan all’Everton, ma poi le altre più remunerative sono quelle dei giovani (e Karnezis) ceduti al Lille nell’affare Osimhen: Palmieri (7.026.349 euro), Karnezis (4.828.205 euro), Liguori (4.071.247 euro) e Manzi (4.021.562 euro).
La cifra che il Napoli ha messo a bilancio per l’acquisto di Victor Osimhen è 75.356.819 euro: al 30 giugno 2021, scrive ancora Calcio e Finanza, aveva un valore netto di poco superiore ai 45 milioni di euro.