Il confronto è relativo alle tv (non a smartphone, pc, tablet). Dazn ha sempre dati decisamente maggior di quelli Auditel
Il Fatto quotidiano dedica una pagina alla controversa questione degli ascolti del calcio in tv. Per il giornale diretto da Travaglio, Dazn gonfia gli ascolti fino al 50%.
Il problema non è nemmeno più chi vede bene la Serie A, ma chi la vede in assoluto. Tanti o pochi, quasi un mistero. Secondo i dati analizzati dal Fatto Quotidiano, dall’inizio del campionato ci sono quasi 8 milioni di spettatori “fantasma ”: esistono per Dazn, che gli ascolti se li calcola da sola, ma non per Auditel, ente certificato che li rileva da 30 anni. Una media del 50% in più a giornata. La differenza fra una Serie A ancora seguita, apprezzata, tifata, e un calcio italiano abbandonato pure dai suoi fan, che viene guardato di meno, e quindi ha meno valore.
Il punto non è il confronto con i dati relativi a smartphone, tablet, pc. È proprio il confronto tra i dati tv che non corrisponde tra Auditel e Dazn.
C’è una fetta di appassionati che guarderà il calcio in modo più moderno (almeno il 30%, secondo le statistiche): una rivoluzione che sconvolge pure gli ascolti. Ogni giornata Dazn li rileva con la società privata Nielsen. Una scelta dovuta al nuovo mercato digitale, su cui non ci sono grandi precedenti di misurazione: Auditel potrebbe farlo, ma Dazn ha preferito fare da sola. Fino ad oggi i dubbi si sono concentrati proprio su questi spettatori “digitali”, con cui l’audience di Dazn raggiunge quella passata di Sky. Ma in realtà il problema riguarda l’altra fetta, quella tradizionale tv. È qui l’inghippo: gli ascolti comunicati da Dazn sono clamorosamente diversi, e più alti, di quelli di Auditel. Troppo, per non destare sospetti.
Per Juventus-Milan, Dazn ha contato 1,6 milioni di spettatori tv, ma per Auditel erano solo 1,1. Per Lazio-Roma, si
passa da 1,2milioni ad appena 765mila. Domenica, Atalanta- Milan ha fatto 1,2 milioni o nemmeno 800mila? Mezzo
milione in più o in meno trasforma un grande evento televisivo in un flop. E dall’inizio del campionato non c’è una sola
partita in cui il dato di Dazn non sia più alto di quello di Auditel. La discrepanza media è del 50%, il record alla seconda giornata: Fiorentina-Torino, addirittura +118%.