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Sole 24 Ore: Serie A, Cvc non intende sfilarsi dalla partita dei fondi, ma alcuni presidenti sono contrari

Cvc ritiene che l’intesa con la Liga sia sinergica a quella per il campionato italiano. Advent e Fsi valutano se ripartire con un nuovo accordo a tre o stringere un’inedita alleanza a due

Sole 24 Ore: Serie A, Cvc non intende sfilarsi dalla partita dei fondi, ma alcuni presidenti sono contrari

Il Sole 24 Ore scrive che l’accordo sottoscritto tra i fondi di investimento Cvc, Advent e Fsi e la Lega Serie A, mandato a monte dal no di 7 club l’anno scorso (tra questi il Napoli), è scaduto lo scorso 31 agosto. In esso, i tre fondi si dividevano le quote dell’investimento complessivo, pari a 1,7 miliardi di euro: Cvc avrebbe investito il 50%, Advent il 40% (con pari poteri) e Fsi il 10%.

La trattativa con i Fondi potrebbe riprendere, come emerso già nei giorni scorsi. Il Sole, al contrario di quanto scriveva Milano Finanza due giorni fa, sostiene che Cvc non sia affatto intenzionato a sfilarsi.

“A puntare verso quest’ultima direzione sarebbe Cvc, che non ha intenzione di abbandonare la partita, nel caso la Lega Serie A e i suoi presidenti decidessero di riaprire un tavolo di trattative, dopo che negli scorsi mesi il dossier era stato accantonato per il veto di alcuni club: in particolare, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Juventus e Inter”.

Cvc riterrebbe l’intesa spagnola sinergica a quella che potrebbe essere ottenuta sulle partite tv del campionato italiano: ma la posizione non sarebbe condivisa da alcuni presidenti che prima vorrebbero chiarire la possibilità che esista un conflitto d’interessi per il doppio investimento. In questa situazione in evoluzione gli altri due componenti del consorzio dei fondi, cioè Advent e Fsi, starebbero valutando il da farsi: se ripartire con un nuovo accordo a tre con la partecipazione di Cvc oppure se stringere un’inedita alleanza a due. Sul fronte della Lega c’è comunque apertura a intavolare una nuova trattativa con i fondi di private equity: molti club sarebbero favorevoli, alla luce della crisi che attanaglia il calcio e dei bilanci fortemente indebitati”.

 

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