È uno sport gestito da persone inadeguate e che non hanno studiato. Brasile-Argentina sospesa dopo 7 minuti per quarantena non rispettata
Anche in Brasile comandano le Asl. L’ennesimo caso diplomatico del calcio internazionale. Il calcio si conferma gestito da personalità inadeguate, che fondamentalmente non hanno studiato, gestiscono solo tanti soldi e si imbattono da sempre e a ogni latitudine in media sempre più morbidi. Sta di fatto che ieri sera Brasile-Argentina – valevole per le qualificazioni mondiali – è stata sospesa dopo sette minuti dall’autorità sanitaria perché quattro calciatori argentini (tre in campo e uno in panchina: Martinez, Romero, Lo Celso e Buendia) non hanno rispettato la quarantena di 14 giorni prevista per chi proviene dall’Inghilterra. Il tutto sotto gli occhi di Infantino seduto in tribuna.
L’autorità sanitaria aveva già provato a farsi sentire nell’albergo degli argentini ma erano stati respinti («o giocano tutti o nessuno», come se fossero i legislatori), la federazione sudamericana aveva assicurato che era tutto in regola, o meglio che avrebbe prevalso la bolla speciale prevista per i calciatori. Ed è finita così. L’Argentina chiederà la partita vinta a tavolino. Adesso vedremo che cosa accadrà, comincerà un altro braccio di ferro.