Basato sul tetto agli stipendi in relazione al fatturato (si parla del 70%): chi lo supera, paga una tassa di lusso che sarebbe redistribuita tra i club. Sarà presentato e votato a settembre a Nyon
La Uefa vuole cambiare il fair play finanziario. A lanciare la bomba è il Times che svela i contenuti del modello che sarà presentato e votato il prossimo settembre a Nyon. Sarà un sistema “americano”, più simile a quello adottato in Nba o nella Major League di Baseball, con l’introduzione di un tetto salariale e di una cosiddetta tassa sul lusso: un euro da sborsare per ogni euro in eccedenza.
Qual è il limite di spesa stabilito dal nuovo sistema? I club non potranno pagare stipendi in misura superiore al 70% del loro fatturato. Chi supera il tetto, paga la tassa del lusso. La tassa sarebbe versata alla Uefa che ridistribuirebbe i soldi ai club meno facoltosi in modo da ridurre il gap. Un euro sarebbe la somma da versare il primo. Se la violazione dovesse proseguire anche il secondo anno, la tassa salirebbe a 1,5 euro per euro e il terzo anno si arriverebbe a 2 euro.
Il piano – scrive il Times – è considerato più equo e più trasparente rispetto a quello attuale e consentirebbe ai proprietari facoltosi di spendere oltre il fatturato del loro club ma solo se sono disposti a pagare la tassa sul lusso. Il denaro della tassa sarebbe ridistribuito.
Chi dovesse violare sistematicamente il limite, potrebbe alla fine anche scontare con una squalifica.
Uno dei punti chiave sarà stabilire il tetto salariale.
Il Times scrive che anche il modello Superlega comprendeva il tetto salariale, i club membri si erano impegnati a spendere solo il 55 per cento del fatturato per stipendi e trasferimenti.