Quasi a parità di perdite, c’è un’enorme differenza di ristori: 915 milioni per il cinema contro i 5 ai club del massimo campionato
Il mondo del calcio va in pressing sul Governo, scrive la Gazzetta dello Sport. Si chiedono ristori e riapertura degli stadi.
“Già oggi proprio Dal Pino incontrerà il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali per sottoporle, carte alla mano, le cifre di un settore che, come altri comparti industriali, fa sempre più fatica. Chiederà di avere accesso ai ristori, così come è stato fatto per tanti altri settori in difficoltà dall’inizio della pandemia a oggi”.
La Lega Serie A stima una perdita di 1,2 miliardi per il Covid, cifra destinata a crescere se nella prossima stagione gli stadi continueranno a restare chiusi. Il Governo finora ha promesso solo 5 milioni.
“Finora dal governo sono stati promessi appena 5 milioni. Fanno parte dei 35 stanziati per il calcio nel Decreto Sostegni bis, riservati ai club che hanno meno di 100 milioni di mol (margine operativo lordo): in A sono soltanto dieci e presto riceveranno 500 mila euro a testa. Un’altra misura è stata varata a dicembre dello scorso anno: il rinvio dei versamenti fiscali e previdenziali per tutte le società sportive, calcio professionistico compreso, con la possibilità di spalmare la cifra in 24 rate. Una boccata d’ossigeno che però non basta”.
La Serie A vuole che le sia riservato lo stesso trattamento del settore del cinema.
“Le perdite per il 2020 sono state stimate in un miliardo e mezzo di euro, dunque non molto superiori a quelle della Serie A, ma nel 2021 sono arrivati ristori per 915 milioni: 640 di fondo per il cinema e l’audiovisivo (cifra diventata permanente nell’ultima legge di bilancio, con tax credit passata dal 25 al 40%), e 275 di fondi per l’emergenza (alcuni risalenti al Cura Italia e poco meno di 170 presenti nel Decreto Sostegni bis)”.