The Athletic: “Contro il Portogallo ha tirato su un palazzo” e a fine match ha detto: ”i miei giocatori hanno trasformato la difesa in una forma d’arte”
“Quando chiudiamo gli occhi e immaginiamo una squadra allenata da Roberto Martinez, pochi immaginano una vittoria fatta di grinta e caparbietà”. Come quella ottenuta dal Belgio contro il Portogallo, soffrendo per portare a casa la qualificazione ai quarti contro l’Italia. E in effetti ha ragione The Athletic che dedica un pezzo alla piccola rivoluzione pragmatica del ct belga, discepolo di Cruyff (è grande amico del figlio Jordi) e del gioco d’attacco. Ha dovuto fare di necessità virtù, riabilitando il concetto di catenaccio, e raccontandosela poi così:
“Il talento che hanno i miei giocatori ha trasformato la difesa in forma d’arte. Questa partita dovrebbe essere mostrata nelle accademie del Belgio su come ci si difende“.
Martinez in un un’intervista datata 2016 spiegava così la sua visione del calcio:
“Credo non solo nel calcio ma anche nel trapianto di idee e valori. È quello che trovo affascinante. Non solo vincere, ma come si vince. Certo, bisogna difendersi bene e organizzarsi bene. Questa è un’arte e può essere brutalmente bella, come l’Atletico Madrid o il Leicester di Claudio Ranieri al loro meglio. Eppure, se vediamo due squadre difensive, lo spettacolo di questo sport diminuisce. Hai bisogno che una delle squadre abbia ambizione e voglia rompere la linea difensiva. Il mio obiettivo è creare opportunità e divertire le persone. L’allenatore difensivo è quello che costruisce una casa e io voglio essere la persona che distrugge la casa”.
Ma contro il Portogallo Martinez ha tirato su un palazzo. “Il Belgio ha effettuato un tiro in porta – scrive The Athletic – non ha guadagnato un calcio d’angolo e aveva solo il 43 per cento del possesso palla. A volte nel calcio, un allenatore e una squadra devono semplicemente giocare la mano che ricevono. In questo caso, Martinez ha costruito una fortezza attorno alle fondamenta di tre difensori – Toby Alderweireld, Thomas Vermaelen e Jan Vertonghen – oltre a due terzini altissimi come Thomas Meunier e il matchwinner Thorgan Hazard”.