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De Laurentiis: «Via i sindaci dalle città, non sono capaci. A Napoli serve un manager tedesco»

«A Capodimonte abbiamo un bravissimo gestore francese. De Luca è antipatico ai politici perché è un uomo del fare»

De Laurentiis: «Via i sindaci dalle città, non sono capaci. A Napoli serve un manager tedesco»

Aurelio De Laurentiis è intervenuto al Passepartout Festival. Qui tutte le sue dichiarazioni.

Se io fossi un politico comincerei a levare i sindaci dalle città, perché non sono capaci di gestire la res publica dal punto di vista imprenditoriale e manageriale. Se si danno 9mila euro lordi al mese a una persona, quella ruba o sta lì per fare la carriera politica a Roma. Non sono capaci. Si rende conto di cosa significa amministrare una città? O si è un genio o un impostore, e poiché sono contro gli impostori dico che per Napoli dovremmo prendere il miglior manager tedesco. Infatti a Capodimonte abbiamo un bravissimo gestore francese, formidabile, straordinario. I cittadini che ne sanno di gestione di res publica? Finiscono per votare il colore politico per cui tengono, a parte i brogli che ci sono sempre stati. Ci vorrebbe una commissione di saggi di 20 persone che scelgono l’amministratore più giusto».

Come giudica De Luca? Con lui ha sempre avuto un buon rapporto.

«Con De Luca ho un buon rapporto perché andai a Salerno per motivi cinematografici quando ancora non mi interessavo di calcio. La trovai bellissima e ne volli conoscere il sindaco. Per quanto De Luca possa essere contestato da qualcuno, è una persona che ci mette la faccia e sta sul pezzo. Bisogna decidere: se siamo in ritardo di un secolo, se non decidiamo, quando recuperiamo? La sua gestione è una gestione ingiudicabile, come è ingiudicabile tutto il territorio italiano, visto che da due anni c’è il Covid, che è come una terza guerra mondiale anche se meno cruenta. Mi angosciano i bambini e i giovani, le scuole e i professori non all’altezza, i professori sottopagati e pochi numericamente, gente che non ha girato il mondo e non sa cosa insegnare a questi ragazzini. Mancano anche le strutture, i computer, inutile che ci fanno vedere i banchi comprati per le fregnacce, il problema è sostanziale: cosa gli insegniamo? Come facciamo a essere competitivi? Siamo al penultimo posto per consumo dei finanziamenti europei perché c’è una burocratizzazione del sistema con la possibilità di essere bloccati e denunciati e allora nessuno si muove».

Perché De Luca è antipatico ai politici? Perché è un uomo del fare e chi fa diventa sgradevole perché per fare a volte devi sfanculare e questo alla gente non piace. Io lo posso fare perché non ho cadaveri nell’armadio, molti stanno zitti perché ce li hanno».

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