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Vaccino Pfizer, il richiamo a 12 settimane darebbe una copertura tripla rispetto a quella attuale

Avvenire riporta uno studio che sta per essere pubblicato su un’autorevole rivista scientifica. Esteso anche il periodo di conservazione in caso di scongelamento

Vaccino Pfizer, il richiamo a 12 settimane darebbe una copertura tripla rispetto a quella attuale

L’Agenzia europea del farmaco ha comunicato due importanti novità sul vaccino Pfizer, come riporta Avvenire.

Non è più necessario utilizzare i vaccini Pfizer entro e non oltre cinque giorni dallo scongelamento. Da ieri l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha esteso il periodo di conservazione della fiala scongelata del prodotto a 2-8 gradi (cioè in un normale frigorifero), fino a 31 giorni. È una notizia importante perché consente di allargare la platea dei centri di somministrazione che, a questo punto, potranno permettersi di conservare il medicinale della casa farmaceutica americana per più settimane e con maggiore praticità.

Ma nella serata di ieri un’altra notizia importante è filtrata da Palazzo Chigi sul preparato Usa. La seconda dose infatti potrebbe subire un ulteriore prolungamento per via delle evidenze di un nuovo studio – sarebbe in via di pubblicazione su un’autorevole rivista scientifica: se somministrato a circa tre mesi dalla prima iniezione (12 settimane), il richiamo provocherebbe una risposta immunologica tripla rispetto all’intervallo di 21 giorni (poi portato a 42) previsto inizialmente, soprattutto nei soggetti più anziani.

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