POSTA NAPOLISTA – Vigorito avrebbe dovuto contestare l’uso del Var non il varista in sé. E avrebbe dovuto esonerare Inzaghi tempo fa, ma è un altro discorso
Caro Napoli, non condivido quanto scritto dal direttore a proposito di Benevento-Cagliari. Premessa: ho seguito con simpatia il Benevento e ho capito da un pezzo che sarebbe retrocesso, la tendenza non lascia speranze. Nove punti nel girone di ritorno, di cui due nelle ultime sette con diciannove reti subite, un disastro! A mio parere il presidente Vigorito ha sbagliato due volte: in primis doveva esonerare il sagomato che staziona in panchina e mandare la squadra in ritiro permanente sul monte Taburno. Il secondo errore lo ha commesso nel post partita, aveva il diritto di protestare ma non doveva metterla sul personale. Bisognava contestare l’applicazione del Var, non il varista; doveva essere una questione di principio e nessuno avrebbe potuto eccepire.
Fin dagli esordi, i dirigenti arbitrali hanno ribadito che il Var non è la moviola in campo e che la tecnologia sarebbe intervenuta in caso di chiaro ed evidente errore. A mio avviso il presidente avrebbe dovuto sottolineare la bontà della scelta del varista nel non interferire sulla decisione di Fabbri che aveva visto un contatto falloso tra Osimhen e Godin e reclamare uniformità di giudizio per il contatto su Viola. A maggior ragione, considerando che il varista era la stessa persona. Doveri ha visto un contatto in area ed ha assegnato il rigore, la tua difesa di Mazzoleni nel richiamare una simulazione è moviola in campo perché le immagini rallentate non escludono il contatto. Questo è l’interrogativo che avrebbe dovuto sollevare Vigorito e credo che il settore arbitrale non si sarebbe potuto esimere da una risposta.
Per rafforzare la mia tesi ti propongo un caso simile avvenuto durante Napoli -Liverpool (bei tempi!!): nel dopo gara, dopo aver visionato le immagini rallentate Klopp sostenne che Callejon si fosse tuffato prima del contatto e quindi non fosse rigore. Ricordo che il Var non intervenne e il motivo è molto semplice: durante la corsa esiste la fase aerea in cui i piedi non toccano terra e ad alte velocità la frequenza è rapidissima; in definitiva esasperando il fermo immagine si può dimostrare tutto e il suo contrario. La tecnologia è utile, ma va usata diligentemente.