Lasciano Napoli dopo aver “conosciuto la gestione padronale dell’imprevedibile, irascibile, vulcanico” presidente. Così non arriveranno più tecnici top
La Gazzetta dello Sport dedica due pagine al caso Napoli, anzi al caso De Laurentiis. I titoli scelti sono: “ScappaNapoli” è “Polveriere Napoli”. Il succo è che tutti scappano da De Laurentiis, il focus è sul rapporto tormentato tra Gattuso e De Laurentiis per arrivare alla conclusione per cui il caratteraccio del presidente rischia di rendere il Napoli poco appetibile ai tecnici al top.
Gattuso, scrive Andrea De Caro, “è solo l’ultimo di una serie di allenatori (e giocatori…) che hanno conosciuto da vicino la gestione padronale dell’imprevedibile, irascibile, vulcanico Don Aurelio, capace nelle relazioni di amorevoli e scoppiettanti inizi, complicatissime prosecuzioni, fragorosi e polemici addii. Vissuti come una liberazione da chi va via”.
De Caro continua elogiando la pazienza e la professionalità del tecnico partenopeo: avrebbe potuto gettare la spugna, invece ha preferito salvare la stagione del Napoli.
“Se questo lungo annunciato addio non si è trasformato in una Waterloo per il Napoli, lo si deve soprattutto al tecnico e alla sua professionalità”.
Bisogna rispettare l’uomo prima del tecnico, scrive, tirando in ballo la questione del silenzio stampa.
“Si può cambiare tecnico, esonerandolo, ma non umiliarne la figura sperando magari che si dimetta. Cosa che Gattuso ha evitato, per rispetto verso se stesso e la squadra che lo segue. De Laurentiis ha fatto tanto per il Napoli, ma questi ultimi logoranti rapporti con Sarri, Ancelotti e Gattuso rischiano di rendere una piazza importante, bella e prestigiosa come Napoli meno appetibile per tecnici top”.