“Con questi numeri dovremo chiudere gli altri reparti. Evitiamo psicosi per l’Astra Zeneca. Non ce n’è motivo”
“Registriamo 2.700 positivi al giorno, con quasi 500 sintomatici. Se tra questi il 10% richiede il ricovero, dovremo liberare ogni giorno 50 posti letti in più. Una situazione estremamente seria, reggiamo con le degenze e i posti letti in terapia intensiva. Ma se non blocchiamo il contagio, nel giro di 10 giorni dovremo chiudere altri reparti. Per questo si decide di chiudere. Per impedire che accada questo.
I nostri comportamenti devono essere simili a quelli di marzo dello scorso anno: si sta in casa quando non è assolutamente indispensabile andare fuori casa. Non è ancora chiaro che siamo in guerra. Perché quando hai 25.000 positivi e 500 morti ogni giorni siamo in guerra. Ormai in ogni condominio c’è un morto“.
Così il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in diretta su Facebook.
“In Israele hanno fatto le vaccinazione davanti ai bar. In Italia guardiamo i peli e i sottopeli in una situazione di guerra”.
“C’è una sola priorità, data dal personale sociosanitario, rsa, ultraottantenni, e dalle fasce deboli. Un milione di cittadini. Poi mondo della scuola e forze dell’ordine, categoria indicataci dal governo. A loro è destinato il vaccino Pfizer, e utilizziamo l’Astra Zeneca per gli altri. Credo che dalla prossima settimana si partirà con questi vaccini. Ma il vaccino Pfizer non c’è nel quantitativo necessario. Camminiamo su due binari diversi”.
“L’emergenza di queste ore è l’Astra Zeneca. Evitiamo psicosi. Non ce n’è motivo. Ci sono state alcune ricadute che vanno verificate su persone che hanno avuto questo vaccino. Sono milioni in Europa che hanno avuto questo vaccino, ci sono poche decine di casi anche gravi. Ma bisogna accertare è che le patologie determinate fossero davvero collegate col vaccino. E’ stata sospesa anche in Campania una sola partita di vaccino. Era un atto dovuto”.
De Luca riepiloga gli ultimi 3 mesi di campagna vaccinale, polemiche comprese, giustificando di nuovo la sua scelta di porsi come esempio facendosi somministrare il vaccino come atto dimostrativo. “C’era un altro clima. Dopo un mese hanno cominciato a dirci che i vaccini non arrivavano. Siamo andati avanti rispettando le priorità. Oggi abbiamo gli ospedali Covid-free, sicuri dal punto di vista del contagio. Aver vaccinato il personale sanitario non è una piccola cosa”.
“Puntiamo a porre fine a questo calvario per il 2021. Avevamo programmato un lavoro per avere Napoli libera dal Covid entro luglio, come atto dimostrativo. Ma i vaccini non sono arrivati. Ad oggi abbiamo 173.000 vaccinati. Con questi ritmi, in 10 mesi vaccineremo non più di 700.000 persone, invece di 4 milioni di abitanti. Stiamo lavorando per fornirci di altri vaccini. Ci dicono che dovrebbero arrivare alcuni milioni di vaccini”.
“Oltre le categorie fragili da oggi in poi si procede per fasce di età. In Campania siamo orientati a vaccinare dovunque. Ci stanno proponendo le fabbriche, o nelle campagne. Dobbiamo fare una distribuzione equa, ad oggi la Campania è penalizzata. Chiederemo l’aiuto anche al Capo dello Stato”.
“Mi pare che i primi atti del governo almeno in relazione al problema vaccini vadano nella direzione giusta. Il mondo politico è in piena evoluzione. Il Movimento 5Stelle ha deciso di diventare maturi, coi tempi dei lecci e degli ulivi. Un fatto positivo che siano maturati in dieci anni. Il quadro politico nazionale evolve verso una situazione di casino temperato, di caos calmo direbbero gli intellettuali radical chic“.