Nel giorno in cui la Regione Campania annuncia l’accordo con i russi il presidente del Consiglio avvisa «starei attento a fare questi contratti»
«Qui c’è in gioco la salute, la vita, la morte, e noi dobbiamo sempre cercare il coordinamento europeo».
Il vaccino russo infatti non sarà disponibile in Italia prima della seconda metà dell’anno secondo il presidente che precisa
«starei attento a fare questi contratti».
Il riferimento, scrive il Corriere della Sera, è piuttosto chiaro nei confronti della Campania che, come ha annunciato lo stesso governatore De Luca, ha chiuso un accordo «che diventerà operativo immediatamente dopo l’approvazione di Ema o di Aifa» e che prevede l’arrivo in Campania di un quantitativo di vaccino tale da poter «immunizzare quattro milioni e mezzo di cittadini».
In realtà il progetto della Campania non combacia con quello di Draghi nonostante le parole di De Luca
«ci stiamo muovendo sulla linea indicata da Draghi: se non abbiamo risposte dall’Ue, andremo avanti anche da soli per la parte aggiuntiva»