POSTA NAPOLISTA – Potrebbe andar bene ai sarriti e ai napolisti, agli offensivisti e a chi ama la marcatura a uomo. Forse non andrebbe d’accordo con De Laurentiis
Nei giorni scorsi un mio amico di vecchia data (grandissimo tifoso del Napoli, nonché estimatore di Maurizio Sarri…), mi ha confidato che, in quanto amante del bel calcio, gli piacerebbe non poco vedere sulla panchina del Napoli l’attuale allenatore del Leeds, Marcelo Bielsa detto “El loco”, ipotesi questa caldeggiata, tra l’altro, anche dall’ex Dirigente del Catania e consigliere della Figc Pietro Lo Monaco.
Sulle prime gli ho risposto che, a mio avviso, Bielsa non è un allenatore adatto a Napoli e che, conoscendo il suo carattere e visti i suoi trascorsi, una sua eventuale esperienza sulla panchina degli azzurri durerebbe pochissimo, ma poi, ragionandoci meglio e a mente fredda, sono giunto alla conclusione che, forse, l’esperto allenatore argentino potrebbe riuscire laddove hanno “fallito” i suoi predecessori, ossia, ricompattare un ambiente quanto mai diviso e frastagliato in varie “bande” e mettere d’accordo le vanie “anime” del tifo partenopeo.
Bielsa potrebbe infatti piacere un po’ a tutti, dai cosiddetti “nostalgici del sarrismo” (seguaci dell’estetica e del bel gioco), ai “napolisti” (da sempre attratti dall’idea di “internazionalizzazione” del Napoli e fautori di un calcio più verticale), dai sostenitori del calcio offensivo, agli amanti delle marcature “a uomo” in difesa; tra l’altro vanta una discreta esperienza su panchine importanti (Nazionale argentina e Olympique Marsiglia su tutte), ma non è un “pluridecorato” (un torneo di Apertura e due di Clausura in Argentina tra il 1990 e il ‘98, una promozione in Premier League con il Leeds la scorsa estate, più una finale di Copa Libertadores persa ai rigori con il Velez Sarsfield e una di Europa League conquistata alla guida dell’Athletic Bilbao, oltre ad un Oro olimpico con la Nazionale argentina) come lo erano invece Benitez e Ancelotti (i cui curriculum pieni di trofei hanno forse caricato di aspettative l’ambiente partenopeo…), non è un “emergente” (come lo sono i vari Italiano, Juric e De Zerbi, allenatori sicuramente interessanti ma il cui arrivo a Napoli verrebbe accolto con una certa diffidenza da buona parte della tifoseria, al grido di “il Napoli non è una provinciale!”), ma nemmeno un top assoluto (che a sua volta verrebbe visto con la puzza sotto il naso dai tanti convinti che determinati allenatori possono allenare solo le squadre di prima fascia e i campioni già affermati)…
…insomma potrebbe essere una sorta di compromesso e rappresentare la giusta sintesi tra i vari “desiderata” del pubblico Napoletano.
Oltretutto Bielsa è un tecnico molto amato e stimato da tantissimi allenatori e calciatori famosi, da Pochettino (che ha lo ha definito il suo “padre calcistico”) a Guardiola (“per me, è il miglior allenatore al mondo”), da Benitez a Gerardo “El Tata” Martino, mentre la scorsa estate fece non poco clamore l’indiscrezione della stampa inglese secondo cui Messi lo avrebbe voluto come allenatore al Barcellona… Se a tutto ciò aggiungiamo che Napoli e il Napoli hanno sempre avuto un rapporto particolare con l’Argentina e gli argentini (da Maradona a Sivori, da Pesaola al Pocho Lavezzi, fino al “traditore” Higuain…), ecco che l’eventuale arrivo sulla panchina azzurra del “Loco” Bielsa potrebbe davvero riportare entusiasmo in un ambiente fin troppo depresso dagli ultimi eventi. Certo bisognerebbe vedere se e come il tecnico rosarino riuscirebbe a convivere con De Laurentiis, dal momento che sono ambedue dotati di due caratteri particolarmente “vulcanici” e, soprattutto, se Bielsa sposerebbe o meno una logica “aziendalista”: i precedenti con Marsiglia e Lazio sembrerebbero dire il contrario, mentre l’esperienza inglese con il Leeds (giunta ormai al terzo anno) lascerebbe ben sperare… Del resto Bielsa è sì un allenatore che pretende calciatori adatti al suo credo calcistico, ma non avendo mai allenato squadre come Barcellona, Manchester City, Chelsea, Paris Saint Germain, etc non è nemmeno il tipo che pretende l’acquisto di chissà quali costosi top-player (come fa Conte, per intenderci…) o che si oppone in maniera netta alla cessione dei suoi uomini migliori: per “accontentarlo” basta seguire le sue indicazioni sul mercato ed acquistare calciatori a lui utili (calciatori che spesso suggerisce lui stesso, dall’alto della sua enorme conoscenza calcistica, frutto delle oltre 50000 partite da lui “ossessivamente visionate” fino al 2015 e che, nel frattempo, si presume siano sensibilmente aumentate…).
Va precisato che, al momento, quella di vedere l’argentino Bielsa sedersi sulla panchina del “Diego Armando Maradona” di Napoli è solo una folle suggestione e nulla più, fantascienza: eppure, a ben pensarci, anche l’ingaggio di Ancelotti, fino a qualche giorno prima del suo arrivo, appariva ai più come qualcosa di impossibile, impensabile, così come, nel 2015, nessuno poteva minimamente immaginare che De Laurentiis puntasse tutto su un tecnico come Maurizio Sarri…