Sul CorSport. Juve-Napoli era una partita che poteva diffondere il contagio. Lazio-Torino si poteva giocare. Le due partite non sono la stessa cosa
“Juve-Napoli e Lazio-Torino non sono la stessa cosa”.
Lo scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport commentando le sentenze del Giudice Sportivo sulle due partite.
“C’è una differenza sostanziale, che purtroppo non ha nessun valore per l’esito della sentenza sportiva, ma che vale per lo Stato di diritto e, forse, per la magistratura ordinaria: l’ordinanza con cui la Asl di Napoli ha fermato Juve-Napoli proteggeva il diritto alla salute, quella con cui la Asl di Torino ha interdetto Lazio-Torino il diritto alla salute lo calpesta”.
Nelle motivazioni della sentenza, il giudice censura la furbizia del Torino, che definisce in contrasto con i principi di lealtà, probità e correttezza.
Scrive Barbano:
“Ed è proprio nella furbizia la differenza tra il Napoli e il Torino. La furbizia del Napoli è assorbita dal dovere della Asl di tutelare il diritto alla salute, impedendo di giocare una partita che può diffondere il contagio. La furbizia del Torino è smascherata dall’arbitrio dell’Asl, che piega lo stesso diritto all’obiettivo di fermare una partita che invece si può giocare. Ma non si gioca solo perché il club non ha convenienza a disputarla”.
E conclude:
“E’ la furbizia dell’egoismo che non guarda in faccia a nessuno. Con la quale il calcio e il Paese dovranno prima o poi fare i conti, se davvero vogliono uscire da questa lunga pandemia un po’ rinnovati”.