Il tema caldo è l’assegnazione tra DAZN e Sky dei diritti per le prossime tre stagioni e l’ingresso dei private equity passa in secondo piano
Sono giorni importanti, per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A. I presidenti dei venti club stanno valutando le proposte di DAZN e Sky per il prossimo triennio. Nonostante l’offerta di DAZN sia economicamente più vantaggiosa, resta ancora qualche dubbio residuo sull’opportunità di trasmettere il campionato in streaming, abbandonando la garanzia e la fidelizzazione dell’utente con la visione su piattaforma satellitare.
Tuttavia, scrive Il Sole 24 Ore, “la maggior parte dei presidenti – gran parte dei quali se non proprio tutti convinti che Dazn abbia alle spalle Tim, non credendo evidentemente alle smentite dell’ex monopolista che si è dichiarato disinteressato – sarebbero per accettare la proposta della piattaforma di casa Perform”.
Per questo motivo, la decisione è stata rinviata a giovedì, quando ci sarà l’assemblea di Lega in presenza, che fa presumere che si faccia una scelta definitiva. La priorità data alla questione, sta facendo però passare in secondo piano l’ingresso dei fondi di private equity nella gestione dei diritti tv, come scrive il quotidiano.
Da qui il rinvio all’assemblea di giovedì che sarà in presenza (anche questo è un indizio di possibile conclusione) e in cui il tema diritti scalzerà quello dell’ok al term sheet con i fondi di private equity. Un’operazione, quest’ultima, che a meno di sorprese sembrerebbe davvero avviarsi verso il naufragio vista la mancanza del necessario consenso fra i presidenti.