E’ stata rinviata la gara tra Boston e Miami, che hanno sette giocatori indisponibili a testa: la sconfitta a tavolino non è proprio stata presa in considerazione
La “bolla” di Disneyworld aveva tenuto l’NBA al sicuro, permettendo al grande basket americano di chiudere il campionato in tre mesi. Ora che la bolla è scoppiata e anche loro sono tornati alla gestione “normale” dello sport in pandemia, ecco che le dinamiche si appiattiscono: anche l’NBA rinvia le partite per troppi positivi. Loro, ovviamente, non hanno il protocollo Uefa a complicare le decisioni.
E’ stata rinviata la gara tra Boston e Miami, che hanno sette giocatori indisponibili a testa: dopo i casi nei Celtics si è aggiunta una positività negli Heat che ha costretto Miami a mettere in quarantena tutto il gruppo-squadra e a comunicare l’indisponibilità a giocare.
L’ipotesi di sconfitta a tavolino la lega non l’ha proprio presa in considerazione e ha emesso una nota nella quale ufficializza che la partita “è stata posticipata in conformità con i protocolli di salute e sicurezza della lega. A causa del tracciamento dei contatti degli Heat, la squadra non ha otto giocatori disponibili necessari per partecipare a questo incontro”.
The following has just been released by the NBA: pic.twitter.com/Ouai3KHyor
— NBA (@NBA) January 10, 2021
Si tratta della seconda partita di questa stagione rinviata dopo quella del 23 dicembre scorso, tra gli Houston Rockets e gli Oklahoma City Thunder.