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«Quel “mammina” è un’offesa di genere. L’opinione pubblica inizia a stancarsi del sarcasmo di De Luca»

La madre chiamata in causa dal governatore venerdì a Repubblica Napoli: «Chi ricopre incarichi istituzionali non dovrebbe usare quei toni. Le scuse? Qualcuno gli ha suggerito di fare marcia indietro»

«Quel “mammina” è un’offesa di genere. L’opinione pubblica inizia a stancarsi del sarcasmo di De Luca»
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

Repubblica Napoli intervista Arianna Montesano. E’ lei la “mammina” a cui si riferiva il governatore De Luca nella diretta Facebook di venerdì, quando ha ritenuto folle che una bambina possa piangere perché non può andare a scuola, così come raccontato dalla madre in un’intervista.

De Luca ha detto:

«Credo che sia l’unica bambina al mondo che chiede di andare a scuola con tanto di motivazione, è evidentemente un OGM cresciuta dalla mamma col plutonio».

E si è riferito alla madre appellandola “mammina”. Cosa che la diretta interessata bolla come un’offesa di genere.

«Con poche parole De Luca è riuscito a offendere non solo me, ma un intero popolo. Il popolo della scuola. Gli alunni, gli insegnanti, il personale, i genitori. E poi, quando ha parlato di “mammina”, si è lasciato andare a una distinzione di genere che non merita neanche di essere commentata».

Arianna si dice amareggiata, più che arrabbiata.

«Amareggiata, soprattutto. Una persona che ricopre incarichi istituzionali non dovrebbe parlare di una situazione tanto drammatica usando toni sarcastici. Capisco che questo appartenga al personaggio che si è costruito, ma in questo modo sbaglia due volte, anche perché l’opinione pubblica comincia a stancarsi di questo modo di fare».

Il governatore ieri si è scusato sulla sua pagina Facebook, dopo che molti altri genitori gli avevano indirizzato una lettera di protesta.

«Sì ho letto. Mi pare evidente che qualcuno gli abbia suggerito di fare marcia indietro. Ho visto che lo ha fatto per iscritto, invece venerdì aveva parlato in viva voce».

De Luca invita i genitori a leggere i numeri dei contagi, prima di giudicare il suo operato. Lei dichiara:

«Gli rispondo di prendere esempio da quello che hanno fatto in Francia, dove il presidente Macron ha salvato la scuola. In Campania invece abbiamo alzato bandiera bianca, senza lasciare alternative ai ragazzi né ai genitori».

 

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