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Libero: “i napoletani se ne fottono delle regole e il governo tratta la Campania da regione speciale”

“Bisognava mandare i tecnici del Ministero per accorgersi del segreto di Pulcinella, cioè che i dati erano farlocchi, nella miglior tradizione contraffattoria partenopea”. E sul sindaco: “un altro che pare sia arrivato ieri”

Libero: “i napoletani se ne fottono delle regole e il governo tratta la Campania da regione speciale”

Libero all’attacco (l’ennesimo) della Campania. Avrebbero dovuto collocarla subito in zona rossa, scrive Filippo Facci, e invece no.

Mica si può trattare la Campania come se fosse una regione normale, mica puoi trattare i suoi cittadini come se fossero cittadini normali con un senso civico normale: bisognava aspettare un po’, fare una riunione a parte, mandare i tecnici del Ministero per controllare, accorgersi del segreto appunto di Pulcinella (cioè che i dati erano farlocchi, nella miglior tradizione contraffattoria partenopea) e magari, adesso, occorre pure colorare altre regioni per mimetizzare il progressivo arrossamento di una Campania che, nel novembre 2020, toh guarda, ha scoperto il Covid”.

Facci sottolinea che i napoletani (ma per fortuna chiarisce “non tutti”) “se ne sono sempre bellamente fottuti” di mascherine ed assembramenti. Parla di Napoli come di un “mondo a parte”, con gente che si assembra senza mascherina nonostante le regole lo vietino.

Non basta chiedere alla Campania i dati, continua Facci.

“Occorre inviare i tecnici del ministero per una ricognizione sui dati reali. Neanche davanti all’ufficio immigrazione di Napoli (la Questura, cioè) sono capaci di far rispettare un minimo i distanziamenti: lo denuncia il sindacato di Polizia”.

Facci ne ha anche per il sindaco de Magistris e per i commercianti napoletani. Definisce il primo “il drammatizzatore per eccellenza”, “un altro che pare sia arrivato ieri“, che adesso dichiara che i conti, nella nostra regione, non tornano.

Sui commercianti, invece, contesta quella che chiama la loro “lagna”. Avevano i negozi già pronti per Natale e adesso si lamentano che con una nuova chiusura rischiano il fallimento, scrive, aggiungendo:

“Non sapevano di essere in Italia, dove il problema sussiste da marzo: Napoli non è Italia, lo sanno anche loro. Sono abituati a cavarsela sempre“.

Facci conclude tirando in ballo la frase pronunciata ieri dal presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro:

«Riteniamo validi i dati della Campania ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso».

Che cazzo vuol dire?” scrive.

“La Lombardia è zona rossa, ma si vive. La Campania è zona gialla, ma non si vive. Non più”.

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