Speranza deciderà oggi. Tutto indurrebbe a chiudere la regione ma è una polveriera. “Per questo il 22esimo indicatore diventa ‘l’aspra insofferenza’ del territorio, di cui non si può non tenere conto
Ieri sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per trasformare in zone arancioni Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Basilicata. Per la Campania deciderà oggi. Il Fatto Quotidiano, sul tema, scrive:
“si è lasciato per oggi il caso forse politicamente più sensibile, quello della Campania, una delle Regioni dove il virus morde di più, eppure ancora area gialla. Tutto porterebbe a chiuderla, a renderla direttamente zona rossa. Ma il governo riflette ed esita, perché la struttura sanitaria sembra ancora in grado di reggere. Ma soprattutto perché teme per la tenuta dell’ordine pubblico. Non è un caso che i primi disordini per il coprifuoco nazionale siano scoppiati a Napoli. Come non è affatto casuale che il governatore campano Vincenzo De Luca, che invoca da settimane un nuovo lockdown nazionale, abbia chiesto più volte al governo risorse e rinforzi per la sicurezza nella sua regione. La Campania è una polveriera, e chiuderla potrebbe provocare detonazioni: per questo il 22esimo indicatore diventa “l’aspra insofferenza” di quei territori, indicatore – ammettono –di cui non si può non tenere conto”.