Il governatore della Campania, senza nominarlo, accusa ancora una volta il Sindaco di Napoli di aver avallato gli assembramenti sul lungomare senza intervenire
Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nel suo consueto appuntamento social del venerdì per fare il punto sulla situazione coronavirus
«Noi abbiamo avuto da sempre una linea di rigore e abbiamo proposto a ottobre di chiudere tutto, sarebbe stata una misura difficile ma avrebbe bloccato l’esplosione del contagio e ci avrebbe fatto stare tranquilli per Natale.
La settimana che abbiamo alle spalle è stata significativa nello sciacallaggio contro la Campania. Da due mesi non c’è una trasmissione televisiva o un giornale che non dedichi 10 minuti al giorno alla Campania o a De Luca. Non c’è un giorno senza un attacco, la maggior parte dei casi strumentale. Hanno cominciato con le file per i tamponi, senza spiegare che arrivavano senza prenotazioni. Poi abbiamo visto che le file erano in tutta Italia.
La settimana scorsa c’è stata un’immagine del lungomare di Napoli affollato di migliaia di persone, la gran parte senza mascherine. Arrivava l’immagine di Napoli dove ci passeggiava, mentre nel resto dell’Italia si era attenti al virus. Quello era un assembramento vietato dalla legge e gli assembramenti devono essere contrastati dalle Forse dell’Ordine e dalle Polizie. Quell’immagine ha fatto il giro dell’Italia e ha provocato una spinta a chiudere tutto e quelle immagini motivano non una “zona rossa”, ma una zona stra-rossa. A Giugliano, Pozzuoli e in altri comuni abbiamo avuto sindaci che hanno chiuso alcune zone. Abbiamo avuto sindaci coraggiosi e responsabili, ne abbiamo avuti altri che erano impegnati a fare i turisti e girare per le televisioni per farsi pubblicità»