Solo poche settimane fa era stato i governatore della Campania a minacciare il lockdown e adesso definisce “invidiosi” quelli che vorrebbero la regione in zona rossa
La giornata di ieri si è conclusa a sorpresa con la Campania ancora in zona gialla, mentre dalle indiscrezioni parlavo di un passaggio quanto meno in fascia arancione se non rossa date le preoccupanti condizioni di affollamento degli ospedali. Speranza invece nella sua ordinanza ha confermato la zona gialla, cioè quella a basso rischio e con poche limitazioni. Il Corriere della Sera sull’argomento scrive che non c’è stata una replica del governatore De Luca sui social come ci si aspettava
Non è sera da teatrino. Il governatore non commenta in diretta come gli piace fare: con lo sguardo vitreo, la voce tremante, tagliente. Eccessivo e visionario, bieco e intimidatorio. Così dentro un situazionismo magnetico e tragico, da essere oltre Maurizio Crozza, oltre ogni parodia
Il Corriere sottolinea l’assurdità della mancata replica ricordando che, alcune settimane fa, era stato proprio De Luca in diretta video a minacciare il lockdown ai campani
De Luca avverte il pericolo. Ha paura fisica (del resto, ha 71 anni suonati). Lui che gongola quando ancora qualcuno lo chiama con il vecchio soprannome di «Sceriffo». Lui che ha il lanciafiamme come metafora preferita. Lui scappa.
Il Corriere spiega questo cambio di idea di De Luca con l’insurrezione popolare che c’è stata la sera del 23 ottobre dopo il suo “tradizionale spettacolino del venerdì”
Non va bene, pensa. Ma non sono tanto, o non solo, gli scontri, a preoccuparlo. De Luca ragiona da politico. La popolazione lo ha appena riconfermato—in alcune province i numeri sono stati entusiasmanti— alla guida della Regione. Con tutto ciò che ne consegue, e che di lui piace: la Campania gestita come fosse un Granducato
A questo punto De Luca frena, se la Campania deve diventare rossa che sia il Governo a deciderlo e non lui minando il suo fascino sui campani. Ne nasce una disputa con il Governo, i controlli da parte del Ministero della Salute sui numeri campani e con il sindaco De Magistris sulle ordinanze. E a questo punto che va in scena quello che il Corriere della Sera definisce il “teatrino dell’assurdo” e De Luca sui social afferma
«Solo gli invidiosi vogliono che la Campania da gialla diventi rossa». Il governatore decide che è arrivato il momento, si sente ormai maturo e allora da dilettante che recita su Facebook finisce nel teatro dell’assurdo, tra Eugène Ionesco e Samuel Beckett, e mette in scena il suo capolavoro: «De Luca che attacca De Luca». Vuole la Campania rossa e la vuole pure gialla.