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Zappacosta (Genoa): «Perin aveva già il virus ma è risultato negativo. E ha contagiato tutti noi»

A L’Equipe: «Non riesci a controllare il virus, noi del Genoa lo dimostriamo. Juve-Napoli? Vanno accettate le decisioni delle istituzioni, la salute prima di tutto»

Zappacosta (Genoa): «Perin aveva già il virus ma è risultato negativo. E ha contagiato tutti noi»

Davide Zappacosta è uno dei ventidue tesserati del Genoa che sono risultati positivi. Stamattina lo ha intervistato il quotidiano sportivo francese L’Equipe.

«Sto bene, mi sto riprendendo. Ho avuto febbre alta, tosse e mal di gola per due o tre giorni, poi mi sono sentito decisamente meglio. Ho solo un po’ di raffreddore. Sono nella mia stanza d’albergo da otto giorni. Ho trovato un po’ di energia per fare un po ‘ di addominali».

«Tutto è cominciato con Perin. Il giorno prima della comparsa dei suoi primi sintomi (ha avuto febbre), era negativo. Quando è risultato positivo, è stato immediatamente messo in isolamento. Il problema è che il giorno prima, quando è risultato negativo, era già portatore del virus e aveva contaminato lo spogliatoio. Dopodiché tutto è andato a cascata. Dopo il test positivo di Perin, la squadra ha superato una serie di tamponi prima di andare a giocare a Napoli. E sono risultati tutti negativi, in realtà molti di noi erano già contaminati compreso me. In ogni caso, siamo dovuti andare a Napoli, la partita era stata confermata, non avevamo scelta».

«La preparazione per la partita è stata molto complicata. Ci siamo trovati a fare i tamponi all’una del mattino e abbiamo preso l’aereo il giorno della partita. Abbiamo dormito poco e male. Non avevo ancora la febbre ma non mi sentivo super bene. Dal momento che ero risultato negativo, non immaginavo di avere il Covid».

«Abbiamo seguito alla lettera il protocollo. Tamponi ogni tre giorni e un test sierologico alla settimana. Il problema è un altro. Quel che è successo a noi è la dimostrazione che non puoi controllare nulla visto che tutto può cambiare da un giorno all’altro. Lunedì risulti negativo al tampone, martedì prendi il virus, ti sottoponi al tampone giovedì e intanto sei stato due giorni negli spogliatoi con il virus senza accorgertene. Inoltre, il più delle volte, i giocatori sono asintomatici. I tamponi non sono abbastanza sensibili per rilevare il virus nei primissimi momenti dell’infezione. Se non hai sintomi e il tampone risulta negativo, non puoi immaginare di avere il virus!.

«Penso che finché puoi giocare in sicurezza, devi giocare. Ma se i rischi diventano troppo grandi, si dovrà riflettere. La gente pensa: i calciatori devono solo andare al centro sportivo e uscire per le partite. Ma abbiamo famiglie, a volte bambini piccoli. Non possiamo nemmeno vivere barricati! Se il rischio è troppo grande, si dovranno trovare soluzioni. Cerchiamo di stare a casa, di non uscire, di non esporre i nostri cari. Ma il virus si può contrarre ovunque, solo andando a fare benzina perché il ragazzo prima di te  era contagioso.

Juventus-Napoli

«Sarà un anno difficile. Bisognerà convivere con il virus e in caso di giocatori positivi il calendario potrà subire modifiche, come per Juventus-Napoli. Poi saranno le istituzioni a decidere se giocare o meno, come hanno fatto con il Napoli. È necessario accettare le decisioni delle istituzioni, perché la salute viene prima di tutto».

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