La proprietà Elkann si fa sentire e il quotidiano ospita un pezzo megafono di Agnelli e l’altro con considerazioni da fanzine ultrà
Fa effetto vedere un quotidiano come la Repubblica che ha tracciato un modo nuovo di fare giornalismo, soprattutto politico, trattare la questione calcio con due articoli che lasciano piuttosto interdetti. Uno è semplicemente il megafono di Andrea Agnelli. L’altro una sorta di ricostruzione – non completissima diciamo – dello scontro politico. Lontanissimi dal Corriere della sera che pur chiarendo le posizioni di tutte le parti in campo, offre una visione più consona ai lettori di quotidiani politici e non di giornali sportivi. Il cambio di proprietà – ora l’editore è Elkann – fa sentire i suoi effetti anche sul calcio.
Poi c’è un passaggio che colpisce, un passaggio da tuttojuve. Nel secondo articolo, il giornalista Pinci nel dar conto della posizione del ministro Spadafora – che ha ribadito come la competenza della salute pubblica sia delle Asl – avverte l’esigenza di sottolineare che Spadafora è stato eletto nel collegio uninominale di Casoria. Come a dire: “ovvio che dà ragione alla Asl, è stato eletto a Casoria”. Avrebbe fatto prima a dire che è tifoso del Napoli.
Ma il vero fronte lo ha aperto proprio Spadafora, ministro per lo Sport eletto nel collegio uninominale di Casoria: «Come è stato più volte chiarito sia nei verbali del Cts che nei Dpcm, alle Autorità sanitarie locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza».