Domani il sorteggio del torneo itinerante mentre l’Europa affronta la seconda ondata della pandemia. Ogni stato ha le sue regole, e si rischia il collasso
Come funziona una manifestazione continentale itinerante, mentre l’Europa affronta la seconda ondata della pandemia? Con il sorteggio per la fase a gironi la Champions League riparte piena di incognite organizzative quasi avvilenti. Molte squadre saranno costrette a viaggiare in aree sempre più a rischio, dovendo preservare la possibilità di tornare a casa senza dover affrontare quarantene. In un groviglio di regole e disposizioni internazionali e nazionali l’una diversa dall’altra.
E’ un problema che si pone per esempio la Faz, introducendo il sorteggio delle squadre tedesche. L’aveva già detto il direttore sportivo del Borussia Dortmund Michael Zorc:
“Mancano ancora i requisiti legali per poter giocare alcune di queste partite. Se dovremo giocare in Champions League in una zona a rischio, come probabilmente avverrà in più della metà delle principali città coinvolte, allora dovrebbero esserci le basi per poter giocare di nuovo in Bundesliga il sabato successivo”.
L’Uefa, che ha spostato a porte chiuse il suo evento di apertura della nuova stagione da Atene alla Svizzera, ha recentemente adottato “disposizioni specifiche” per la fase a gironi. Tuttavia, queste offrono spazio all’interpretazione.
Il club che gioca in casa deve proporre una sede alternativa non appena le autorità del paese del club ospite impongono restrizioni che possono influire sui viaggi da e per la destinazione della partita. Questo probabilmente si applicherà solo a severi divieti di viaggio, non alle misure di quarantena. La Supercoppa Europea giocata con 15.000 persone allo stadio di Budapest dimostra che spesso si fanno eccezioni per il calcio.
In Germania, poi le cose si complicano ulteriormente, perché ogni stato federale ha la sua normativa di riferimento. Esempio: l’Hertha BSC ha dovuto fare a meno del polacco Piatek per cinque giorni di quarantena, e quindi l’attaccante non ha potuto giocare il primo turno della Coppa DFB.
Per quanto riguarda i positivi la Uefa prevede che siano a disposizione almeno 13 giocatori, compreso un portiere. In Europa non hanno ancora capito la genialità del “bonus” italiano.
Secondo il convulso calendario della Uefa, la fase a eliminazione diretta inizia il 16 febbraio 2021 con gli ottavi di finale e termina con la finale del 29 maggio allo Stadio Olimpico Ataturk di Istanbul. Se la fase a gironi non potesse essere completata per “qualsiasi motivo”, il Comitato Esecutivo UEFA deciderà sulla composizione degli ottavi. Le stesse regole si applicano all’Europa League.