Sul Messaggero. Vicini, condomini e chiunque veda nel suo palazzo affollamenti eccessivi, potrà chiedere un intervento delle forze dell’ordine per evitare violazione delle regole
Il governo promette una stretta su assembramenti, sia in strada che in occasione di cerimonie. Il Dpcm non è ancora stato firmato, ma le intenzioni sono già state chiarite. Il Messaggero scrive che, come annunciato un paio di giorni da una circolare del capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, ai prefetti, la polizia affiancherà Vigili urbani e militari nel presidiare le strade per il rispetto delle misure anti Covid.
“Se durante i pattuglioni di controllo della movida, dovessero riscontrare troppi assembramenti e troppe persone senza dispositivi di protezione, scatterà l’intervento e l’eventuale sanzione”.
Per quanto riguarda matrimoni, funerali e feste private, saranno i gestori dei locali a dover verificare il rispetto delle ordinanze, e molto è affidato al senso di responsabilità delle persone. Un discorso diverso è quello legato alle feste nelle abitazioni, tra gli amici
“nessuna forza di polizia potrà mai monitorarle. Il tema era già stato posto durante il lockdown e nei mesi successivi. E anche ora, ci si aspetta partecipazione da parte dei vicini, dei condomini, di chiunque veda nel suo palazzo affollamenti eccessivi e decida di chiedere un intervento delle forze dell’ordine. Una sorta di delazione che però avrebbe un buon fine: quello di evitare che ogni violazione delle regole porti a una maggiore diffusione dell’epidemia”.