Su Repubblica. Il governo è pronto a varare misure più severe entro il 9 novembre. Chiusure a livello comunale e regionale a partire da scuola e commercio
Nei prossimi giorni, la lotta al virus da parte del governo subirà un’accelerata. I contagi continuano ad aumentare e va fatto qualcosa per arginarli. Secondo Repubblica, l’esecutivo si muoverà con
“interventi mirati in alcuni territori sotto pressione, con nuove zone rosse e chiusure regionali delle scuole. Poi un nuovo dpcm, da varare la prossima settimana in assenza di dati confortanti sul fronte dell’epidemia. Un nuovo passo verso il lockdown, anche se non pesante come quello del marzo scorso”.
Si cercherà di favorire “strette di sindaci e governatori” mentre si ragiona ad un’altra stretta a livello nazionale. Probabilmente arriveranno nuove misure entro il 9 novembre.
“Potrebbe trattarsi di una limitazione ulteriore alle attività commerciali (totale o oraria), un’ulteriore spinta verso lo smart working, forse anche il ritorno all’autocertificazione e ulteriori paletti agli spostamenti interregionali. Si vedrà”.
Il governo vuole evitare la chiusura di scuole medie ed elementari, che la Puglia ha già chiuso in autonomia, come ha fatto la Campania. Il quotidiano scrive che altre regioni sono pronte a fare altrettanto.
“Ma è chiaro che anche nel Cts membri di peso iniziano a premere per la didattica on line generalizzata. Speranza e il Pd, ispirandosi al principio della massima cautela, non si opporranno ad altri interventi. Né lo farà il premier, al quale basta che siano i governatori a decidere. E questo vale per le lezioni scolastiche e per eventuali altre ordinanze di chiusure locali da approvare entro il fine settimana: non ci sono solo Milano e Napoli, ma anche Regioni sotto pressione come Piemonte, Liguria, Umbria, Calabria”.